Sette Anni Dopo il Furto: Il San Michele Arcangelo Ritorna a Contrada, Riconsegnato dai Carabinieri

Sette Anni Dopo il Furto: Il San Michele Arcangelo Ritorna a Contrada, Riconsegnato dai Carabinieri

Il 16 gennaio, alle ore 10.30, il Municipio di Contrada (AV) sarà teatro di un evento di grande rilevanza culturale: la restituzione di un inestimabile pannello in maiolica del XVII secolo. L’opera, che ritrae San Michele Arcangelo su 14 pregevoli mattonelle e misura 130×80 cm, tornerà finalmente alla sua comunità. A riconsegnarla sarà il Maggiore Giampaolo Brasili, Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, al Sindaco Pasquale De Santis.

La cerimonia, che si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, vedrà la partecipazione di diverse personalità, tra cui Antonio Iannacone, che ricopriva la carica di Sindaco di Contrada all’epoca del furto, insieme a rappresentanti delle autorità locali e a stimati studiosi d’arte.

Il lungo percorso per il recupero di questo capolavoro ha avuto inizio nell’ambito delle assidue attività di controllo amministrativo condotte dai Carabinieri nel settore antiquario. Durante un’ispezione dei registri commerciali presso un rivenditore di Sorrento, l’attenzione degli investigatori è stata catturata da una transazione, debitamente annotata nel registro di Pubblica Sicurezza, che descriveva un “pannello maiolicato composto da 15 maioliche e di cui una mancante, raffigurante San Michele Arcangelo”. Nonostante la compravendita risalisse all’aprile 2014, lo stesso mese in cui l’opera era stata sottratta, i militari sono riusciti a risalire all’ultimo detentore, anch’egli titolare di un’attività commerciale a Sorrento, e a porre sotto sequestro il bene.

Il successivo confronto delle immagini del pannello recuperato con quelle custodite nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, un archivio gestito dal Comando TPC, ha permesso di confermare inequivocabilmente l’identità dell’opera trafugata. All’epoca del furto, il San Michele Arcangelo era collocato all’interno di un’edicola votiva a Contrada, e di esso era rimasta soltanto una maiolica su cui era impressa l’indicazione della sua origine.

Questo significativo successo è il frutto di una proficua sinergia che ha coinvolto la Procura della Repubblica di Torre Annunziata (NA), il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e le diverse articolazioni dello Stato, sia a livello centrale che periferico. Ancora una volta, tale collaborazione ha consentito di restituire alla collettività un manufatto considerato irrimediabilmente perduto, ripristinando per il territorio di Contrada un prezioso tassello della sua storia e della sua identità culturale.