Bullismo: L’Impennata Esponenziale e le Sue Profonde Ferite Sociali

Bullismo: L’Impennata Esponenziale e le Sue Profonde Ferite Sociali

(FRANCO PETRAGLIA) Un’indagine condotta dall’Istat nel 2015, la cui rilevanza potrebbe essere ancora più accentuata oggi, ha messo in luce una preoccupante diffusione del bullismo tra i giovanissimi in Italia, focalizzandosi sulla fascia d’età dagli 11 ai 17 anni. Oltre la metà di questi adolescenti ha riferito di aver subito episodi offensivi, irrispettosi o apertamente violenti da parte dei propri coetanei. La domanda che sorge spontanea in ogni persona di sani principi, civile e con spirito libero, è come si sia potuti giungere a un tale punto di degrado sociale, a una così marcata svalutazione dei valori umani fondamentali. È imperativo che la collettività sia consapevole: le conseguenze di atti di bullismo e violenza, sia subiti che perpetrati in età adolescenziale, possono riemergere e influenzare profondamente l’età adulta, con impatti duraturi sia sul persecutore che sulla vittima. Ci sentiamo disorientati: in quale tipo di società stiamo dunque introducendo i nostri figli, che sono la speranza e il pilastro del nostro domani? L’unica via d’uscita è la ricostruzione etica e spirituale delle coscienze giovanili, attraverso il ripristino di valori imprescindibili quali la fede, la moralità, la solidarietà, una pace autentica e il rispetto reciproco; principi tutti saldamente cementati dall’amore trascendente che ci unisce. Finchè bambini e bambine saranno oggetto di soprusi e aggressioni, in particolare di matrice maschile, non sarà possibile raggiungere una giustizia sociale autentica, uno sviluppo umano completo o un progresso civile inequivocabile e duraturo. È cruciale, per favore, non lasciare che queste gravi e angoscianti questioni nazionali vengano dimenticate nell’indifferenza generale!