( Franco Petraglia ) Resto stranito quando noto in televisione l’atteggiamento -strategia di Silvio Berlusconi, che fa pensare ad un‘autentica campagna acquisti tra i parlamentari per accattivarsi la loro simpatia e far sì che egli possa coronare il suo grande sogno della vita: presidente della Repubblica italiana. Secondo il mio modesto giudizio, questo suo strano modo di fare è anti democratico, scorretto e cozza contro ogni principio etico-morale di una società civile. Credo che i precedenti presidenti della Repubblica: Enrico De Nicola, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi, Antonio Segni e così via, si staranno rivoltando nella bara per questo capriccio dell’ex cavaliere, che vuole che un suo desiderio diventi un diritto a tutti i costi. Vorrei riportare una risposta che Beppe Severgnini, vicedirettore del Corriere della Sera, ha dato a un lettore della rubrica Italians: “ Silvio Berlusconi è diventato un moderato, certo. Ma è anagraficamente, fisiologicamente, politicamente, eticamente, storicamente e internazionalmente inadatto a Presidente della repubblica. Ne sono convinti molti parlamentari del centrodestra: ma non lo possono dire, per molti e diversi motivi”. Personalmente non sono prevenuto nei confronti di Berlusconi, che io apprezzo molto per la sua spiccata intelligenza, lungimiranza e grandi capacità imprenditoriali, ma vorrei che lui fosse meno utopistico e smettesse di sognare a occhi aperti.