L’Allarme Variante Delta: Vaccini e Cautele Indispensabili per Evitare gli Errori Estivi del Passato
La sola campagna vaccinale, allo stato attuale, non è sufficiente a contrastare efficacemente la variante Delta. È imperativo mantenere elevate le misure di cautela per scongiurare una riacutizzazione pandemica scatenata dalle mutazioni del virus. Questo l’avvertimento di Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute per l’emergenza COVID-19 e docente di Igiene presso l’Università Cattolica di Roma, espresso durante un’intervista all’ANSA.
Dato l’arduo traguardo di un’immunità di comunità, che richiederebbe una copertura vaccinale tra il 90 e il 95%, Ricciardi insiste sull’adozione di rigorose precauzioni individuali: osservare la distanza interpersonale, utilizzare la mascherina nei contesti all’aperto dove tale distanza non può essere garantita, e praticare una meticolosa igiene delle mani.
L’esperto conferma che la variante Delta è in procinto di diventare quella predominante. Per questa ragione, aggiunge ulteriori raccomandazioni volte a prevenire un’altra recrudescenza dei contagi, tra cui l’evitare l’eccessivo affollamento sui mezzi pubblici e all’interno delle strutture scolastiche.
La situazione epidemiologica attuale, all’inizio dell’estate, presenta analogie con quella dell’anno precedente. Malgrado ciò, la disponibilità dei vaccini offre concrete ragioni per sperare in un autunno e un inverno diversi dal passato. Tuttavia, come chiarisce Ricciardi, è cruciale non reiterare gli errori dello scorso anno, sfruttando i mesi estivi non solo per le ferie, ma anche per pianificare e preparare adeguatamente la ripartenza delle attività scolastiche e professionali.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta ai viaggi, al fine di scongiurare le negligenze e la leggerezza che hanno caratterizzato la scorsa estate.
Relativamente alla strategia vaccinale, Ricciardi sottolinea l’importanza cruciale di accelerare ulteriormente la campagna. Un’immunizzazione rapida farà sì che le varianti prevalenti incontrino una popolazione ampiamente protetta e immunizzata, in particolare tra le fasce più deboli. A tal fine, è prioritario raggiungere gli oltre tre milioni di individui con più di sessant’anni che non hanno ancora aderito alla vaccinazione.
