Il Fatebenefratelli e la Cardiologia che Non si Ferma: Nuovi Orizzonti per l’Ipertensione Resistente

Il Fatebenefratelli e la Cardiologia che Non si Ferma: Nuovi Orizzonti per l’Ipertensione Resistente

Un significativo appuntamento formativo si terrà venerdì 16 aprile, presentato in modalità webinar, dal titolo “Denervazione renale nella terapia dell’ipertensione arteriosa resistente: attualità e prospettive”. L’iniziativa, promossa dalla Sezione di Cardiologia Operativa dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento, sotto la direzione del Professor Bruno Villari, vedrà la partecipazione di numerosi esperti cardiologi provenienti da contesti universitari e ospedalieri, sia all’interno della Regione Campania che da altre località.

L’ipertensione arteriosa è una condizione ampiamente diffusa, che affligge oltre il 30% della popolazione adulta italiana e si configura come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari. Nonostante l’ampia disponibilità di trattamenti farmacologici anti-ipertensivi, una quota significativa di individui non riesce a ottenere un controllo pressorio ottimale.

Per questa specifica categoria di pazienti, il Fatebenefratelli ha introdotto da diversi anni un approccio terapeutico innovativo: la denervazione percutanea delle arterie renali. Come illustrato dai Dottori Eugenio Laurenzano e Bruno Petruzziello, i pazienti sottoposti a questa procedura possono conseguire, nell’arco di pochi mesi dall’intervento, un netto miglioramento nel controllo della pressione sanguigna, con il vantaggio ulteriore di poter ridurre la quantità e/o la posologia dei farmaci assunti.

Questa strategia contribuisce non solo a minimizzare gli effetti avversi spesso associati alla politerapia farmacologica ad alte dosi, ma soprattutto a ridurre drasticamente il pericolo di complicanze cardiovascolari. Tuttavia, nonostante la sua efficacia, la denervazione percutanea delle arterie renali è ancora relativamente poco utilizzata nella pratica clinica quotidiana. L’obiettivo primario di questo seminario è quindi favorire e perfezionare il suo impiego, consentendo a un numero sempre maggiore di pazienti, inclusi quelli della nostra provincia, di beneficiare di un controllo pressorio più efficace e di una maggiore semplificazione della propria vita, grazie a una terapia farmacologica meno complessa.