Samuele Ciambriello, Garante Regionale della Campania, valuta la realtà dell’Istituto Penale Minorile di Airola.

Samuele Ciambriello, Garante Regionale della Campania, valuta la realtà dell’Istituto Penale Minorile di Airola.

Samuele Ciambriello, Garante campano per i diritti delle persone private della libertà personale, ha visitato oggi l’Istituto Penale per Minorenni di Airola, nel Sannio. Durante l’incontro, ha espresso profonda preoccupazione, dichiarando che “la politica da troppo tempo non fornisce gli strumenti e i mezzi necessari a sostenere la vita degli adolescenti più vulnerabili, a superare le loro fragilità culturali, affettive e sociali.” Ha aggiunto, con un’immagine evocativa, che “anche le opportunità politiche, come lo yogurt, hanno una data di scadenza.” Secondo Ciambriello, “i giovani, specialmente quelli a rischio di devianza e microcriminalità, necessitano di essere liberati dalle loro situazioni di emergenza.”

Ai 22 ragazzi ospiti dell’istituto, il Garante ha donato uova di Pasqua, rivolgendo loro gli auguri per una Pasqua serena.

Ciambriello ha poi presentato un quadro numerico che invita alla riflessione. L’anno scorso, nella nostra Regione, circa 5000 minori tra i 12 e i 18 anni sono stati identificati e, a seconda dei casi, riaffidati ai genitori, inseriti in comunità (162), presi in carico dagli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (709) o destinati agli istituti penali di Nisida o Airola (153). I reati più comuni includono bullismo, risse, oltraggio a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti e omicidio. Altri 70 giovani sono stati accolti in centri di accoglienza. Attualmente, gli istituti di Nisida e Airola ospitano complessivamente 62 ragazzi e ragazze (di cui due donne).

Il Garante ha evidenziato la situazione di Napoli, dove il 17,8% della popolazione, corrispondente a 172.304 individui, ha meno di 18 anni. Ha sottolineato che Napoli si distingue per avere “una vasta periferia nel cuore della metropoli” e che “la questione minorile non è che una delle forme di manifestazione della criminalità.”

Per Ciambriello, è fondamentale “restituire ai minori la dignità di individui capaci di discernimento, al fine di formarli come adulti responsabili.” Questo richiede “interventi concreti e graduali nelle politiche sociali e culturali” e l’investimento di “risorse straordinarie dedicate ai giovani.” Queste sono le sue “grandi aspirazioni.” Tuttavia, ha concluso con una nota amara, “dobbiamo confrontarci con la nostra opaca mediocrità, che ci impedisce di sentirci pienamente responsabili di questa situazione.”