Il Ruolo della Donna: Tra Emancipazione e la Riscoperta del Valore Familiare

Il Ruolo della Donna: Tra Emancipazione e la Riscoperta del Valore Familiare

La donna ha combattuto con tenacia, ottenendo il pieno riconoscimento della parità con il genere maschile. Ora, è lecito chiedersi: tale conquista si è rivelata realmente vantaggiosa per la nostra società, già afflitta da innumerevoli problemi, ingiustizie e squilibri, e per la donna stessa?

A mio avviso, la donna è destinata a una vocazione ben più profonda all’interno del nostro contesto contemporaneo, spesso asettico, dominato dalla frenesia e dall’ansia. Il suo compito primario dovrebbe essere, prima di tutto, quello di consorte e genitrice; in altre parole, non dovrebbe mai abbandonare quella che è la sua sfera d’influenza più autentica: la casa, il coniuge, i figli. Specialmente laddove non sussistano impellenti necessità economiche per il sostentamento del nucleo familiare, la donna dovrebbe sentire un richiamo profondo verso la sua genuina e sacra missione femminile.

Numerose sono le donne che si trovano impossibilitate a dedicarsi pienamente ai propri affetti, sopraffatte e angosciate da mansioni degradanti che spesso alimentano in loro un amaro risentimento. Basti pensare ai noti episodi di cronaca: abusi, sfruttamenti, aggressioni e violenze sessuali. Persino figure femminili che, grazie a particolari doti intellettuali, culturali o professionali, sono chiamate a ricoprire posizioni di spicco in ambito scientifico o politico, non dovrebbero mai perdere il contatto con la propria famiglia. Altre ancora, assorbite dalla propria carriera, non contemplano affatto l’idea del matrimonio o della costituzione di un nucleo familiare!

Il mio pensiero si rivolge spesso, soprattutto in questa delicata fase globale, ai numerosi bambini in tenera età, che necessitano di un amore materno e di una presenza costante per uno sviluppo psicologico equilibrato e armonioso. Perché queste donne non riaccendono per i loro piccoli quel mirabile sogno d’altri tempi, quando erano seguiti con cura, amati e vezzeggiati? È tempo che queste madri riedifichino il santuario dell’infanzia!