L’Innovazione Robotica Trasforma la Neurochirurgia al “San Pio”: Una Nuova Frontiera per le Biopsie Cerebrali.

L’Innovazione Robotica Trasforma la Neurochirurgia al “San Pio”: Una Nuova Frontiera per le Biopsie Cerebrali.

Anche in un periodo storico ancora segnato dalla crisi pandemica, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e Alta Specializzazione “San Pio” di Benevento, sotto la guida del Direttore Generale Mario Nicola Vittorio Ferrante, continua a distinguersi per l’eccellenza assistenziale e l’implementazione di tecnologie all’avanguardia. A conferma di questo impegno, l’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia ha recentemente realizzato un intervento pionieristico: una biopsia cerebrale eseguita con una metodologia radicalmente innovativa.

Lo scorso venerdì 12 marzo, un paziente adulto è stato sottoposto a un’operazione al cervello che lo ha reso il primo in Campania e tra i primi a livello nazionale a beneficiare di un approccio robotizzato. L’intervento è stato reso possibile grazie all’impiego dello Stealth Autoguide, un sistema robotico rivoluzionario che ha permesso al team chirurgico, diretto dal Dott. Giovanni Parbonetti, di automatizzare con precisione la procedura pre-pianificata. Questo è avvenuto in perfetta sinergia con la Stealth Station, un neuronavigatore di ultima generazione già in dotazione al reparto, che ha fornito la roadmap dettagliata per l’operazione.

L’adozione di questa tecnologia robotica assicura un’adesione rigorosa alla traiettoria chirurgica predefinita, riducendo drasticamente il rischio di danneggiare vasi sanguigni cruciali e altre delicate strutture cerebrali. Permette, inoltre, di raggiungere la lesione o l’obiettivo con un’accuratezza straordinaria, misurabile in frazioni di millimetro. Oltre all’elevatissima precisione, la procedura robotizzata si caratterizza per la sua estrema mininvasività: l’accesso al bersaglio cerebrale avviene attraverso un’apertura cranica di appena 3 millimetri, un notevole passo avanti rispetto ai convenzionali 1,5 centimetri, e con un’incisione cutanea minimale di 1-2 centimetri contro i 5-6 centimetri delle tecniche tradizionali.

In definitiva, questa significativa progressione tecnologica rappresenta un balzo in avanti per gli interventi neurochirurgici, elevando il reparto del nosocomio sannita al pari dei più prestigiosi e avanzati centri di neurochirurgia a livello internazionale.