Declino costante per autonomi: I dati INPS 2020 su artigiani e commercianti
I più recenti dati INPS per il 2020 delineano un quadro di continuo assottigliamento per le categorie di artigiani e commercianti, una tendenza al ribasso che ha caratterizzato gli ultimi anni.
**Il Settore Artigiano**
Nel 2020, gli artigiani registrati presso la gestione speciale INPS ammontavano a 1.589.698 unità. Questo numero rappresenta una diminuzione dell’1,4% rispetto ai 1.612.720 iscritti del 2019 e un calo più significativo del 2,5% in confronto ai 1.631.073 iscritti nel 2018. Analizzando la composizione interna, si riscontra una preponderanza di titolari d’azienda, che con 1.473.203 individui, costituivano il 92,7% del totale nel 2020. Questa distinzione tra ruoli evidenzia un lento ma ininterrotto aumento della quota di titolari rispetto ai collaboratori.
Per quanto riguarda la ripartizione per genere, l’analisi degli anni considerati rivela una netta prevalenza maschile: gli uomini rappresentano il 78,9% del totale degli artigiani. Estendendo l’osservazione all’ultimo decennio, si nota un declino quasi ininterrotto nel numero degli iscritti, con riduzioni superiori al 2% tra il 2013 e il 2017, seguite da cali dell’1,6% tra il 2017 e il 2018, dell’1,1% tra il 2018 e il 2019 e dell’1,4% tra il 2019 e il 2020.
Un esame più dettagliato dei dati del 2020, incrociando genere e qualifica, conferma la predominanza di uomini tra i titolari, i quali, con 1.188.440 iscritti, costituivano l’80,7% del totale dei titolari. Le donne titolari erano invece 284.763, pari al 19,3%. Tra i collaboratori, la disparità di genere era meno accentuata: i maschi contavano 65.803 iscritti (56,5%), mentre le femmine erano 50.692.
A livello geografico, oltre la metà degli artigiani (56,0%) si concentra nelle regioni settentrionali del Paese. In particolare, il Nord-ovest si distingue come l’area con la maggiore densità, ospitando il 31,1% degli artigiani, seguito dal Nord Est (24,9%), dal Centro (20,7%), dal Sud (15,6%) e dalle Isole (7,7%). Tra le singole regioni, la Lombardia detiene la quota più cospicua con 293.325 iscritti (18,5%). A ruota si posizionano l’Emilia-Romagna con 164.526 iscritti (10,3%), il Veneto con 163.374 iscritti (10,3%) e il Piemonte con 145.830 iscritti (9,2%).
**Il Settore Commerciante**
Per quanto riguarda i commercianti, gli iscritti alla gestione speciale INPS nel 2020 ammontavano a 2.117.352, evidenziando una contrazione rispetto sia al 2019 (-1,7%) che al 2018 (-2,3%). Anche in questa categoria, i titolari d’azienda costituivano la stragrande maggioranza degli iscritti nel 2020 (91,9%), una percentuale che ha mostrato un lieve incremento nel tempo, anche grazie al modesto decremento del numero di collaboratori negli ultimi anni.
La composizione per genere tra i commercianti rivela anch’essa una prevalenza maschile, con gli uomini che nel 2020 rappresentavano il 65,3% dei lavoratori, una quota che ha segnato un leggero aumento nel corso del tempo. L’andamento storico degli iscritti dal 2011 a oggi mostra una dinamica variegata: si è registrato un modesto aumento (solo un punto percentuale) tra il 2011 e il 2012, seguito da una fase di stabilità quasi totale tra il 2012 e il 2014. Successivamente, il numero di iscritti ha iniziato a decrescere, con un calo di circa mezzo punto percentuale tra il 2014 e il 2015, di circa un punto percentuale tra il 2015 e il 2018, ancora mezzo punto percentuale tra il 2018 e il 2019 e, infine, un decremento più marcato di quasi due punti percentuali (-1,7%) dal 2019 al 2020.
Analizzando la distribuzione territoriale, si osserva che il 26,4% dei commercianti era ubicato nel Nord-ovest, il 19,6% nel Nord-est, il 21,3% nel Centro, il 23,1% nel Sud e un più esiguo 9,6% nelle Isole. La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di commercianti in Italia, con 323.440 iscritti, pari al 15,3% del totale. Seguono la Campania (10,1%), il Lazio (9,6%), il Veneto (8,2%), e infine Piemonte ed Emilia-Romagna, entrambe con il 7,7%.
