Pasqua in Italia: un Déjà Vu di Restrizioni Natalizie Contro l’Avanzata del Virus
L’Italia si appresta a vivere la Pasqua in un regime di massima allerta, replicando le severe limitazioni già imposte durante il periodo natalizio. Questo giro di vite, che include specifiche norme, divieti e strette precauzioni nei giorni festivi e prefestivi, mira a contenere l’inarrestabile avanzata del SARS-CoV-2.
Il pacchetto di provvedimenti prevede, tra l’altro, chiusure generalizzate durante i fine settimana e un inasprimento delle disposizioni per le aree precedentemente classificate come “zona gialla”. Queste nuove direttive sono concepite per integrare l’attuale decreto governativo del 6 marzo e, in particolare, per contrastare efficacemente la variante B.1.1.7 del virus, nota per la sua elevata trasmissibilità.
Attualmente, l’esecutivo è impegnato in un dialogo con le autorità regionali e sta monitorando attentamente gli ultimi aggiornamenti sullo stato dell’epidemia nel Paese. Sulla base di queste informazioni fresche, previste per oggi, il Consiglio dei Ministri si riunirà domani per deliberare sulle misure definitive da adottare.
Già ieri, la cabina di regia guidata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi ha esaminato approfonditamente la congiuntura sanitaria, in seguito a un bollettino quotidiano che ha riportato un bilancio di 22.409 nuove infezioni e 332 decessi. L’introduzione di regole e restrizioni più stringenti appare assai probabile, con l’obiettivo dichiarato di prevenire un ulteriore deterioramento del panorama epidemiologico, caratterizzato da un incremento costante di nuove diagnosi, un aumento delle vittime e una crescente sollecitazione sui reparti ospedalieri.
Il principale agente eziologico di preoccupazione, al momento attuale, è la variante genetica identificata per la prima volta nel Regno Unito, la cui velocità di propagazione supera significativamente quella del ceppo virale originario. Gli esperti scientifici hanno formulato diverse raccomandazioni, che saranno attentamente considerate per definire i prossimi provvedimenti. L’imperativo è agire con la massima tempestività per riuscire a riportare la curva dei contagi sotto una soglia di controllo gestibile.
