Finanza di Avellino: nuovo sequestro per De Cesare, revocato il precedente da 97 milioni
La Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito un nuovo sequestro di beni a carico di Gianandrea De Cesare. Il provvedimento è stato sollecitato dalla Procura di Napoli e convalidato dal GIP del tribunale partenopeo, Linda Cometa. Questa mattina, le Fiamme Gialle hanno proceduto al congelamento di somme per un valore di 10 milioni e 700mila euro, rintracciate presso istituti bancari in cui erano presenti conti correnti intestati alle società Sidigas ed EnerImpianti.
Di conseguenza, la precedente misura cautelare di 97 milioni di euro, inizialmente disposta dalla Procura di Avellino, è stata annullata. Il tribunale di Napoli, che ha acquisito la competenza territoriale in seguito alla dichiarazione di incompetenza da parte del foro avellinese — avvenuta circa un anno e mezzo dopo l’inizio dell’inchiesta — ha dunque sposato la linea già tracciata dalla Corte di Cassazione e, a suo tempo, delineata dal GIP di Avellino Marcello Rotondi. L’autorità giudiziaria napoletana ha infatti ritenuto che non sussistessero i presupposti né l’urgenza per un sequestro di tale entità, che corrispondeva all’intera esposizione debitoria della Sidigas nei confronti di fornitori e dell’erario. Questo massiccio blocco patrimoniale aveva influenzato significativamente l’evoluzione della vicenda Sidigas nell’ultimo anno e mezzo.
Nel nuovo provvedimento, il tribunale di Napoli ha ribadito la necessità di mantenere un custode giudiziario, riconfermando la fiducia in Francesco Baldassarre, il quale, secondo i magistrati, è riuscito a risollevare le sorti del gruppo imprenditoriale. La strategia difensiva presentata dagli avvocati Guido Furgiuele e Claudio Mauriello è stata pienamente recepita.
