Calitri: Revoca Contestata per il Centro Vaccinale Anti-COVID, Il Sindaco Denuncia Incoerenze ASL

Calitri: Revoca Contestata per il Centro Vaccinale Anti-COVID, Il Sindaco Denuncia Incoerenze ASL

Nonostante le preparazioni avanzate e un accordo preliminare, Calitri non ospiterà un centro di vaccinazione anti-COVID-19. Questa decisione, presa dalla dirigente dell’ASL, ha suscitato forte disappunto nel sindaco Michele Di Maio, che aveva precedentemente ottenuto l’inclusione del comune nel piano vaccinale.

L’intesa era stata raggiunta il 9 gennaio scorso, durante un incontro tenutosi presso il Centro di Comunità di Sant’Angelo dei Lombardi. Alla presenza di 25 sindaci del distretto sanitario e della stessa dirigente ASL, era stato stabilito che Calitri, insieme a Sant’Angelo dei Lombardi e Montella, avrebbe funto da polo vaccinale, una scelta motivata dalla loro posizione strategica come sedi di distretto e presidi sanitari.

A seguito di tale deliberazione, il primo cittadino di Calitri si era subito attivato per organizzare la campagna di prenotazione per i circa 400 residenti ultraottantenni. In collaborazione con i medici di base, il personale infermieristico e i volontari della Misericordia, erano stati allestiti due punti di raccolta dedicati alle vaccinazioni: uno specificamente per i cittadini di Calitri e l’altro per quelli dei comuni limitrofi.

Tuttavia, con grande sorpresa e nonostante la dichiarata piena disponibilità del comune, la dirigente ASL ha successivamente revocato la designazione di Calitri come centro vaccinale. Questa inversione di rotta genera ora notevoli difficoltà, specialmente considerando la presenza di circa 500 anziani ultraottantenni nel paese, che dovranno affrontare spostamenti per ricevere il vaccino. Un esempio emblematico di queste problematiche si è verificato domenica scorsa, quando, con temperature sotto lo zero, strade innevate e ghiacciate, una decina di pazienti del centro dialisi di Calitri sono stati convocati per la vaccinazione presso l’ospedale di Ariano Irpino, un tragitto non indifferente in quelle condizioni.

La reazione della dottoressa Morgante a una nota formale di disponibilità inviata dal sindaco e protocollata il 4 febbraio, è arrivata via WhatsApp a mezzanotte del lunedì seguente, annunciando genericamente le vaccinazioni a Bisaccia, senza fornire ulteriori dettagli o spiegazioni. Il sindaco Di Maio non ha esitato a definire l’operato della dirigente come “scorretto” sia nelle modalità che nella sostanza. Ha evidenziato la “gravità inaudita” nel rifiutare la collaborazione offerta gratuitamente da ben tre comuni, sottolineando come tale atteggiamento possa ostacolare gravemente l’efficacia della campagna vaccinale e, di conseguenza, il contenimento della pandemia. Le responsabilità di questa situazione, a suo dire, ricadono interamente sull’ASL.

Di Maio ha inoltre espresso il rammarico di aver riscontrato che la scelta dei siti vaccinali sembri seguire “logiche politiche clientelari”, piuttosto che criteri basati sulla geografia dei luoghi e sui dati demografici, che sarebbero invece fondamentali per una distribuzione equa ed efficiente. Ha però chiarito che non si tratta di una “lotta tra comuni”, ma ha ribadito il suo benvenuto ad ulteriori centri di vaccinazione, purché questi siano distribuiti con logica.

Infine, il sindaco ha chiesto con forza il rispetto per la comunità calitrana e ha espresso la speranza in un ripensamento da parte della dirigente ASL, affinché si possa garantire un servizio vaccinale accessibile e dignitoso per tutti i cittadini.