L’Enigma della Mensa Scolastica a Benevento: Criticità e Inadempienze tra Amministrazione e Appaltatore

L’Enigma della Mensa Scolastica a Benevento: Criticità e Inadempienze tra Amministrazione e Appaltatore

Nonostante un passato controverso e prestazioni insoddisfacenti, l’amministrazione comunale di Benevento, guidata dal sindaco Mastella, persiste nell’intento di affidare il servizio di refezione scolastica alla Cooperativa Quadrelle 2001. Questa decisione solleva perplessità, data la palese assenza dei requisiti necessari da parte della ditta per un incarico di tale importanza. Da settembre, i reiterati annunci del primo cittadino sull’imminente inizio della mensa si sono scontrati con continui ritardi, frutto di quelli che vengono definiti “errori clamorosi” che, paradossalmente, sembrano rafforzare la posizione della cooperativa, consentendole di aspirare ancora alla gestione del servizio, nonostante i pessimi risultati degli ultimi due anni accademici.

La Cooperativa Quadrelle 2001, con sede a Quindici (AV) e legata alla Ristorò della famiglia Barretta-Porcelli, ha un curriculum costellato di problematiche: numerose amministrazioni comunali hanno infatti contestato e persino rescisso contratti d’appalto a causa di gravi inadempienze. Anche Benevento stessa aveva già interrotto i rapporti con la cooperativa in ben due occasioni, a maggio 2016 e marzo 2017. Stupisce quindi che l’attuale giunta Mastella abbia deciso di riabilitare e rimettere in gioco questa stessa entità, attraverso una manovra descritta come una “oscura strategia politico-giudiziaria”. Tale percorso ha preso le mosse da una complessa sentenza del Consiglio di Stato che, in assenza di un’efficace opposizione da parte del Comune, ha inspiegabilmente convalidato una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) sanitaria che era stata precedentemente sospesa dall’ASL. Su queste basi, l’amministrazione intende assegnare alla cooperativa irpina un contratto quinquennale del valore di cinque milioni di euro, nonostante le perduranti incertezze sulla sua effettiva capacità organizzativa e solidità finanziaria.

La situazione è ulteriormente complicata dalla mancata presentazione di documentazione cruciale. Il 13 dicembre scorso, il Settore Servizi al Cittadino aveva richiesto a Quadrelle 2001 di produrre, entro il termine perentorio del 22 dicembre, specifici attestati: dettagli sul centro di cottura (identificato ancora una volta con quello della Ristorò nella zona industriale di Ponte Valentino), una garanzia finanziaria adeguata e, soprattutto, “un’attestazione da almeno due primari istituti di credito comprovante la capacità finanziaria, la solvibilità, l’integrità e l’affidabilità dell’impresa”. La scadenza del 22 dicembre è stata disattesa. Il Comune ha quindi concesso un secondo termine “improrogabile” al 28 dicembre, anch’esso non rispettato. Invece di riconoscere questa ennesima inadempienza, l’amministrazione ha prorogato la scadenza una terza volta, fissandola al 3 gennaio 2018, con la motivazione di voler avviare il servizio l’8 gennaio e “onde evitare il protrarsi del disagio agli utenti”, come citato nella PEC prot. 112875 del 28 dicembre.

Ci si chiede come il Comune di Benevento possa ancora considerare la Quadrelle 2001 un’impresa “corretta, affidabile e con capacità finanziaria e di solvibilità” dopo aver concesso ben due proroghe infruttuose a scadenze già definite “improrogabili”. Le gravi difficoltà economiche della cooperativa irpina sono infatti palesi: i dipendenti della mensa di Benevento non hanno ricevuto gli stipendi del 2016, costringendoli, insieme ad alcuni fornitori, a procedere con pignoramenti per circa 100.000 euro su conti bancari e trasferimenti destinati a comuni quali Benevento, Acerra, Torre Annunziata e Orta di Atella. A ciò si aggiungono 15 nuove azioni legali avviate per ulteriori 30.000 euro relativi a salari non corrisposti nel 2017. Gravano inoltre sulla cooperativa debiti significativi per contributi INPS non versati per gran parte del 2016. Recenti proteste del personale non retribuito e risoluzioni/rinunce contrattuali hanno interessato anche comuni come Capodrise, Lagonegro, Latronico e Lauria, evidenziando un pattern di insolvenze.

La situazione debitoria della Quadrelle 2001 è così critica che i suoi stessi legali hanno attestato in Tribunale come il pignoramento dei fondi bancari abbia “determinato la completa paralisi dell’attività sociale e commerciale”. Ciò impedisce alla cooperativa di “acquistare le merci dai fornitori, pagare gli stipendi agli oltre 200 lavoratori e affrontare regolarmente le spese quotidiane e/o correnti”, incluse le spese operative essenziali. In questo contesto di evidenti e profonde difficoltà, rimane aperta la domanda: quale ulteriore escamotage adotterà l’amministrazione Mastella per permettere alla cooperativa irpina, guidata dal presunto avvocato Salvatore Balestrieri, di assicurare il servizio di refezione scolastica per i bambini di Benevento per i prossimi cinque anni?