Il Presidente della Comunità Montana Ufita si pronuncia dopo l’iniziativa della Procura di Benevento

Il Presidente della Comunità Montana Ufita si pronuncia dopo l’iniziativa della Procura di Benevento

In una nota diffusa oggi, il Presidente della Comunità Montana Ufita ha dichiarato di essere venuto a conoscenza del comunicato della Procura della Repubblica di Benevento, già inoltrato ad alcuni organi di stampa, sebbene l’inchiesta sia ancora in corso. Ha tenuto a precisare che un dialogo con le Autorità Giudiziarie è già avvenuto alcuni giorni or sono.

In merito all’accusa di presunto uso improprio di un veicolo della Comunità Montana, il Presidente si è detto “tranquillo e sereno”, confidando di poter fornire prove dettagliate circa ogni suo spostamento. Ha sottolineato che l’autovettura è sempre stata impiegata, al pari dei suoi predecessori, con la massima osservanza delle norme e in totale trasparenza, restando sempre a disposizione per supportare chiunque ne avesse necessità. Relativamente all’impiego di un veicolo datato – un’auto di 25 anni con all’attivo trecentomila chilometri e senza più valore di mercato – il Presidente ha evidenziato come, fin dal momento dell’assegnazione, sia stato costretto a sostenere personalmente i costi per il suo recupero tramite carro attrezzi, dato che non era in condizioni di circolare. A ciò si sono aggiunte, sempre a sue spese, le ordinarie spese di manutenzione. Ha inoltre specificato di aver provveduto di persona alle spese di gestione del mezzo, senza che ne derivassero pregiudizi per alcuno, e che l’intera documentazione attestante questi fatti sarà presentata alle autorità competenti. Ha concluso questa parte affermando che la verità emergerà pienamente davanti all’Autorità Giudiziaria, con la piena consapevolezza e serenità di chi ha sempre agito nell’esclusivo interesse dell’Ente.

Per quanto concerne la questione delle sue eventuali dimissioni, il Presidente ha specificato che la decisione spetterà al Consiglio, o più precisamente, ai Sindaci e/o ai Consiglieri che lo hanno sempre appoggiato, facendo riferimento ai Comuni di Trevico, Scampitella, Carife, Vallesaccarda, San Sossio Baronia, Flumeri, Frigento, Casalbore, San Nicola Baronia e Greci.

Ha espresso, inoltre, il suo orgoglio per aver ristabilito un clima di serenità all’interno della struttura della Comunità Montana, un elemento che mancava da lungo tempo, e per aver favorito l’armonia tra il personale e le rappresentanze sindacali. Ha poi puntualizzato che il suo ruolo è sempre stato ricoperto a titolo puramente onorifico, senza percepire alcuna indennità economica, mosso esclusivamente da un profondo spirito di dedizione. Ha ribadito di essersi sempre prodigato oltre il richiesto per fornire supporto a chiunque ne avesse necessità, inclusa la totalità delle Istituzioni.

Con un velo di rammarico, ha osservato come talvolta l’impegno e la disponibilità non trovino il giusto riconoscimento. Ha affermato di aver strenuamente tentato di infondere nuova linfa vitale nella Comunità Montana e di generare opportunità lavorative per il territorio, citando come esempio recente l’iniziativa per la Stazione dell’Alta Velocità Hirpinia. Tuttavia, ha implicitamente lamentato che questi sforzi per il progresso e il benessere siano stati, per mano di “qualcuno”, dirottati verso altre località, in particolare la zona di Apice nel Beneventano.

Nonostante tutto, ha concluso ribadendo la sua serenità e la sua ferma intenzione di proseguire nel suo lavoro, rimanendo a disposizione della cittadinanza e delle sue esigenze. Ha infine riaffermato la sua piena fiducia nell’operato della Magistratura, come sempre accaduto.