Un faro di speranza in rosa: L’AORN San Pio illumina l’8 marzo e rafforza il suo impegno per le donne con il ‘Codice Rosa’ e il ‘Bollino Rosa’

Un faro di speranza in rosa: L’AORN San Pio illumina l’8 marzo e rafforza il suo impegno per le donne con il ‘Codice Rosa’ e il ‘Bollino Rosa’

Per commemorare la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, l’8 marzo prossimo il Padiglione “Rummo” dell’Ospedale di Benevento si illuminerà di una suggestiva luce rosa. Questo gesto simbolico vuole non solo celebrare i progressi sociali, economici e politici raggiunti dalle donne, ma anche denunciare le persistenti discriminazioni e violenze a cui molte sono ancora sottoposte globalmente. L’iniziativa intende inoltre onorare il ruolo cruciale e l’impegno instancabile delle donne nel Sistema Sanitario, specialmente nel contesto dell’attuale emergenza.

Al fine di promuovere la consapevolezza riguardo alle sfide che affliggono l’universo femminile, l’A.O.R.N. “San Pio” ha commissionato all’artista sannita Gabriella Tuzio la creazione di un manifesto evocativo. Quest’opera illustra il percorso complesso e spesso tortuoso che una vittima di violenza si trova ad affrontare, e integra una potente citazione della Premi Nobel Rita Levi Montalcini: “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella ‘zona grigia’ in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi”.

Per rispondere concretamente all’esigenza di assistenza medica e supporto psicologico per le donne vittime di violenza, l’Azienda Ospedaliera “San Pio”, sotto la guida del Direttore Generale Mario Nicola Vittorio Ferrante, ha istituito il “Codice Rosa” e il relativo “Percorso aziendale per le donne che subiscono violenza”. Questa iniziativa è stata attivata presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero “G. Rummo” in aderenza al “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle violenze contro donne e minori”, sottoscritto l’11 ottobre 2019 presso la Procura della Repubblica di Benevento e recepito con Delibera aziendale n. 543 del 22.10.2019. Tale servizio, insieme a quello del Cardarelli di Napoli, si configura come un punto di eccellenza in Campania nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere.

Il “Codice Rosa” rappresenta un iter di accoglienza specificamente concepito per le vittime di violenza all’interno del pronto soccorso. Si integra armonicamente con la rete esistente di centri antiviolenza e altre organizzazioni di volontariato e solidarietà, senza però sostituire i tradizionali codici di gravità del triage. Viene attribuito parallelamente alla valutazione iniziale da parte di personale appositamente formato a identificare i segnali, spesso non esplicitati, di violenza. Per le persone a cui è assegnato il Codice Rosa, è disponibile una stanza riservata all’interno del Pronto Soccorso. Qui, grazie al contributo di specialisti di settore, vengono erogate cure mediche immediate e supporto psicologico, garantendo la massima riservatezza, rispettando i “tempi del silenzio” delle vittime e la loro autonomia decisionale sul prosieguo del percorso assistenziale. Questo spazio è allestito per assicurare le condizioni ottimali di accoglienza, cura e sostegno, e facilita l’avvio delle indagini in collaborazione con le forze dell’ordine, oltre all’attivazione, se richiesto, delle strutture territoriali per la gestione di casi ad alto rischio.

A testimonianza del suo impegno, l’Azienda Ospedaliera sannita è stata insignita di un “Bollino Rosa” per il biennio 2020-2021 dalla Fondazione Onda – Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di genere. Questo prestigioso riconoscimento è stato attribuito sia per l’attivazione del servizio “Codice Rosa”, sia, più ampiamente, per l’offerta di percorsi diagnostico-terapeutici mirati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle patologie femminili più diffuse.

I “Bollini Rosa” rappresentano il sigillo di qualità che la Fondazione Onda, da anni in prima linea nella promozione della medicina di genere, conferisce dal 2007 alle strutture ospedaliere che dimostrano una particolare sensibilità verso la salute femminile e che si distinguono per l’ampiezza e la qualità dei servizi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento delle principali malattie delle donne. Il processo di valutazione e l’assegnazione dei “Bollini Rosa” si basa su un rigoroso questionario di candidatura, comprendente quasi 500 quesiti distribuiti in 18 aree specialistiche – un incremento di due rispetto all’edizione precedente, grazie all’inclusione di dermatologia e urologia. Una commissione multidisciplinare dedicata, presieduta dal Professor Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha esaminato e validato i riconoscimenti ottenuti dagli ospedali candidati. Sono stati presi in considerazione sia gli aspetti qualitativi di notevole rilevanza, sia i risultati conseguiti nelle varie aree specialistiche presentate. I tre criteri fondamentali di valutazione per gli ospedali partecipanti includevano: la disponibilità di specialità cliniche che affrontano problematiche sanitarie specifiche delle donne e patologie comuni a entrambi i sessi ma che richiedono percorsi differenziati; l’esistenza di percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali capaci di assicurare un approccio efficace ed efficiente, tenendo conto delle peculiari esigenze e caratteristiche psico-fisiche delle pazienti; e infine, la presenza di servizi aggiuntivi volti a garantire un’accoglienza e una degenza ottimali per le donne, come il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.