Un Messaggio di Rinnovata Speranza dall’Arcivescovo di Benevento, Mons. Felice Accrocca, per la Pasqua
Ricordando la missiva natalizia in cui si rifletteva su una celebrazione senza precedenti, segnata dall’imperativo della distanza – un fattore che, garantendo la sicurezza, rischia tuttavia di isolarci progressivamente anche dopo la fine della pandemia – Monsignor Accrocca osserva che questa Pasqua non sarà differente. Questa condizione continua grava in modo ancor più significativo, poiché avvertiamo tutti una palpabile stanchezza collettiva derivante dalle ripercussioni economiche, emotive e sociali della crisi prolungata. In questa crescente atmosfera di sfiducia e di logorio, il pericolo più grave risiede nell’estinguere la speranza stessa. Rischiamo di soccombere a una desolazione interiore, perdendo di vista un futuro realizzabile e di trovarci alla deriva, esausti e sconsolati, molto simili ai due discepoli in cammino verso Emmaus, come narrato nel Vangelo secondo Luca (24,13-35). Dobbiamo tuttavia impedire con fermezza tale esito, perché permettere che la speranza perisca significherebbe, per noi, troncare ogni potenziale di ripresa e di una vita rinnovata. San Paolo ci rammenta che “la speranza non delude” (Romani 5:5). E ci esorta ulteriormente: “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:9-12). È imperativo non solo coltivare la speranza dentro di noi, ma anche estenderla agli altri. Ciò può essere realizzato attraverso la potenza di azioni semplici: un sorriso, una vicinanza quotidiana manifestata magari con una premurosa telefonata, un gesto di attenzione, o persino un modesto ausilio. Attraverso tali gesti, il trionfo del Signore sulla morte si manifesterà autenticamente nella nostra esistenza. A ciascuno di voi, porgo i miei auguri più affettuosi e sentiti, unitamente alla mia paterna benedizione.
