Cervinara: L’Appello Accorato di una Madre per le Terapie Psicologiche Interrotte Improvvisamente
Rosa, una madre profondamente addolorata residente a Cervinara, in provincia di Avellino, si fa portavoce di un grido d’aiuto. Con grande sconforto, abbiamo appreso della scelta dell’Azienda Ospedaliera “San Pio Rummo di Benevento” di non prorogare l’incarico professionale della psicologa che ha seguito nostra figlia. Dopo anni di estenuante ricerca e peregrinazioni tra diverse strutture sanitarie in tutta Italia, la nostra famiglia, e in particolare nostra figlia Antonia – affetta da sindrome di Kluver-Bucy, epilessia con crisi plurisettimanali, deficit cognitivo multiplo e gravi turbe del comportamento – aveva finalmente trovato un punto fermo, una vera ancora di salvezza, proprio in questa professionista. Grazie a un percorso terapeutico strutturato, con sedute programmate e diversi ricoveri specialistici, le condizioni di Antonia sono notevolmente migliorate. Questa psicologa è l’unica figura con cui Antonia riesce ad instaurare una comunicazione efficace. La sola prospettiva che la dottoressa non possa più accompagnarla in questo percorso riaccende in noi l’angoscia e la paura di vanificare 18 anni di preziose cure e progressi. La dottoressa gode di grande stima e considerazione, sia all’interno dell’ambiente ospedaliero che tra i pazienti e le famiglie esterne. Per molti, compresi noi, rappresenta un insostituibile punto di riferimento per la sua professionalità, il suo supporto e la sua profonda umanità. Ci chiediamo con profonda inquietudine: per quale ragione questa professionista così essenziale è stata allontanata improvvisamente, senza alcuna previsione di sostituzione?
