Indagine a Crema: La Rassegnazione di Mastella tra Inerzia Politica e Ruolo dei Sindaci
La notifica di un avviso di garanzia alla prima cittadina di Crema ha generato sconcerto e profonda incredulità. Un tale accadimento turba quanti, animati da retta intenzione, si dedicano al bene della propria collettività. Si osserva un’eccessiva discrezionalità da parte dei Pubblici Ministeri, a fronte del principio di obbligatorietà dell’azione penale. Parallelamente, emerge una colpevole inerzia, sia del Parlamento che del Governo, nel definire con chiarezza i limiti della responsabilità oggettiva che grava sui primi cittadini. Questa carenza si manifesta palesemente, ad esempio, nell’attuale dibattito sulla normativa relativa ai bilanci municipali. Nonostante la necessità impellente, le istituzioni legislative ed esecutive non hanno ancora emanato provvedimenti, abbandonando quasi 1500 enti locali italiani. Questi si ritrovano senza una disposizione chiara che permetta di superare gli ostacoli posti dalla Corte Costituzionale a una legge statale che i Comuni si erano limitati ad applicare. Malgrado un consenso unanime tra le diverse forze politiche su tali tematiche, nella pratica “il progresso resta bloccato”, generando una profonda sensazione di delusione e sconforto. Questa amara riflessione è stata espressa dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
