Mastella Sollecita Azione Governativa: Un Decreto Legge Imprescindibile per Sospendere le Cartelle e Avviare Nuove Sanatorie

Mastella Sollecita Azione Governativa: Un Decreto Legge Imprescindibile per Sospendere le Cartelle e Avviare Nuove Sanatorie

Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha lanciato un accorato appello affinché il Governo intervenga con urgenza attraverso un Decreto Legge. L’obiettivo, secondo il primo cittadino, è bloccare quella che definisce una “ondata” di cartelle esattoriali pronta a travolgere i contribuenti, prevenendo così disagi incalcolabili per le famiglie italiane.

Il sindaco ha sottolineato come, in assenza di nuove e tempestive moratorie – un’esigenza fortemente sentita e condivisa dalla categoria dei sindaci – la riattivazione delle attività di riscossione fiscale porterebbe a conseguenze critiche. Si tratta di importi relativi a tasse, multe e altri tributi non saldati, accumulati sia in periodi pre-pandemici che durante l’emergenza Covid-19.

Nonostante l’obbligo del recupero da parte del Fisco, il persistere della crisi sanitaria globale e le profonde difficoltà economiche che ancora affliggono numerosi cittadini, inclusi quelli della sua comunità, rendono un’azione immediata di riscossione estremamente pericolosa. Questa, avverte Mastella, potrebbe infatti condurre alla chiusura definitiva di molteplici attività produttive e commerciali già messe a dura prova.

Di fronte a questo scenario, Mastella propone due misure chiave: l’introduzione di una “rottamazione quater” che copra gli anni dal 2016 al 2019, e l’istituzione di un nuovo “saldo e stralcio”. Quest’ultimo meccanismo dovrebbe prevedere la cancellazione delle cartelle di piccolo importo, affiancata dalla possibilità di differire e scaglionare il pagamento per quelle di entità maggiore.

Mentre il Comune di Benevento ha già predisposto un proprio percorso di sostegno per le imprese locali in difficoltà, il Sindaco ribadisce che il compito di fornire una soluzione complessiva e strutturale spetta ora inequivocabilmente al Governo e al Parlamento.