Mastella svela i motivi del dissesto: «Costretti da nuove regole e un’eredità pesante»
Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, è intervenuto con una dichiarazione significativa. A seguito della sentenza 80/2021 della Corte Costituzionale, il Comune di Benevento aveva sollecitato un consulto al Ministero dell’Interno. L’intento era ottenere chiarezza sulla corretta registrazione del deficit originato dal fondo di anticipazione di liquidità, un capitale ricevuto tra il 2013 e il 2015 e utilizzato per estinguere obbligazioni pregresse al fallimento finanziario.
Il Ministero ha precisato che tale fondo di liquidità compete all’organo straordinario di liquidazione. Tale chiarimento ha reso indispensabile per la giunta comunale la modifica del rendiconto precedentemente approvato, dato che la sentenza aveva profondamente mutato la sua rappresentazione contabile.
Malgrado ciò, Mastella ha evidenziato come i dati contabili, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità già determinato nel bilancio 2019, mostrino un quadro positivo. Ha inoltre riaffermato l’oculatezza e la correttezza della gestione della sua amministrazione, trovando ulteriore riprova della grave eredità finanziaria ricevuta. Questa pesante eredità, unita a valutazioni strettamente tecnico-contabili, ha inevitabilmente condotto l’attuale amministrazione alla dichiarazione del dissesto finanziario.
Di fatto, a seguito del parere ministeriale, l’ammontare delle passività complessive dell’Ente – ancora in fase di accertamento finale da parte dell’Osl – è cresciuta di più di 31 milioni di euro. Questo incremento è dovuto al fatto che l’anticipazione di liquidità stipulata prima del dissesto era servita proprio a sanare i debiti contratti antecedentemente al 2016. Il primo cittadino ha quindi auspicato che si possa fare piena luce su eventuali rappresentazioni errate e manipolazioni riguardanti la reale situazione finanziaria del Comune e le ragioni imperative che hanno reso necessaria la dichiarazione di insolvenza.
