La chiave di Mercogliano: per chi vive di speranza, l’attesa continua.
L’opera monumentale nota come “chiave di Montevergine”, ideata dall’artista di origini albanesi Alfred Mirashi Milot per veicolare messaggi universali di accoglienza, inclusione ed eguaglianza, avrebbe dovuto arricchire la rotatoria di Torrette di Mercogliano, strategico snodo viario situato nei pressi del casello autostradale “Avellino Ovest”. Quasi dodici mesi or sono, l’azienda appaltatrice avviò i lavori di installazione di questa imponente scultura, un progetto fortemente sostenuto dal Presidente della Provincia Domenico Biancardi e finanziato tramite i fondi destinati all’Università del Vino.
Tuttavia, al di là di qualsiasi considerazione personale sull’estetica o sul concetto dell’opera, l’aspetto più preoccupante è lo stallo attuale. Sin dall’apertura del cantiere, l’avanzamento dei lavori ha proceduto con una lentezza disarmante, caratterizzata da interruzioni continue. Pur riconoscendo le possibili complessità tecniche, le difficoltà burocratiche o l’impatto della recente crisi sanitaria globale, ci si interroga sull’opportunità di avviare un tale intervento senza una programmazione solida, che ha di fatto trasformato un’area pubblica in un sito trascurato per un periodo eccessivamente lungo.
Le pubbliche rassicurazioni del Presidente Biancardi, diffuse dai media, che annunciavano la ripresa delle attività a partire dal primo luglio, avevano generato l’aspettativa di un cronoprogramma finalmente definito e rispettato. A distanza di mesi, la situazione rimane immutata: il cantiere è fermo.
Questo stallo colpisce un’area non solo ad alto traffico veicolare, ma anche densamente popolata. Il marciapiede adiacente all’aiuola, vitale per i pedoni che devono attraversare la strada, versa in uno stato di abbandono sconcertante: invaso da una vegetazione spontanea e incolta fin dall’inizio dei lavori. Anche le infrastrutture essenziali, come l’impianto di illuminazione a pavimento, il cordolo perimetrale e le caditoie, mostrano un degrado deplorevole.
Di fronte a tale situazione, esortiamo con forza l’Amministrazione comunale di Mercogliano e le autorità competenti a intervenire con decisione presso l’ente appaltatore. L’obiettivo è duplice: garantire il rapido completamento dell’opera e assicurare il ripristino immediato della dignità e della funzionalità dei luoghi. Parallelamente, chiediamo che la cittadinanza sia informata con trasparenza e concretezza sui progressi, evitando proclami generici e inconsistenti. Questa richiesta giunge da Rifondazione Comunista, tramite il segretario provinciale Tony Della Pia.
