Presidio Ambientale: L’Incessante Azione dei Carabinieri Forestali di Montesarchio Contro il Disordine dei Rifiuti.
La Stazione Carabinieri Forestale di Montesarchio prosegue la sua incessante attività di contrasto al degrado ambientale che interessa diverse zone periferiche del comune di Ceppaloni, ripetutamente prese di mira da fenomeni di sversamento illegale di rifiuti. Molti siti, gravemente compromessi dall’abbandono indiscriminato di scarti, inclusi quelli riconducibili ad attività produttive, sono stati al centro di mirate indagini condotte dai Carabinieri Forestali di Montesarchio, avvalendosi anche di sistemi di videosorveglianza, in parte messi a disposizione dall’amministrazione comunale.
Queste apparecchiature, ingegnosamente collocate nei pressi degli sversatoi abusivi, hanno fornito, in pochi mesi di osservazione, elementi determinanti per l’identificazione di numerosi individui, prevalentemente cittadini privati. Costoro, sfruttando la riservatezza offerta dalle aree più decentrate, hanno optato per l’abbandono dei propri detriti nel paesaggio rurale del circondario di Ceppaloni, anziché provvedere al loro corretto conferimento e alla dovuta raccolta differenziata, come la maggioranza dei cittadini virtuosi fa con impegno e responsabilità.
Tali comportamenti, sebbene sovente sanzionati “solo” in via amministrativa con multe che oscillano tra i 300 e i 3000 euro, generano un profondo deterioramento ambientale. Questo è dovuto alla dispersione del contenuto dei sacchetti dal punto di scarico, causata dall’azione del vento, dal transito di veicoli, e dall’attività di animali selvatici e cani randagi, attratti dall’odore degli avanzi alimentari.
Un episodio di maggiore gravità, documentato dagli “occhi elettronici” installati dai Carabinieri Forestali, è stato sottoposto all’attenzione della Procura di Benevento. Si tratta di un caso di gestione e abbandono illecito di rifiuti speciali (principalmente pneumatici fuori uso e altri scarti plastici industriali) e di combustione abusiva di detriti. Protagonista di questa vicenda un trentenne di Ceppaloni, già noto alle Forze dell’Ordine, ripreso più volte dalle telecamere nascoste in diverse località del territorio mentre depositava illegalmente oltre 800 kg di materiali speciali.
Parallelamente, gli inquirenti stanno esaminando la posizione di un imprenditore locale, anch’egli attivo nel settore della gestione dei rifiuti, identificato come il proprietario del veicolo utilizzato nottetempo per l’incendio illecito di un cumulo di scarti in località Rotola. Il rogo, domato unicamente grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Benevento, ha coinvolto rifiuti plastici, pneumatici dismessi e altri materiali, comportando la conseguente emissione di diossine nell’atmosfera e nell’ambiente circostante. Il mezzo, intercettato dai Carabinieri Forestali in un comune limitrofo, è stato sottoposto a sequestro penale e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti necessari all’identificazione dei soggetti che lo hanno impiegato per l’atto incendiario.
Le sanzioni previste per chi si macchia di tali reati sono significative: per la combustione di rifiuti (ai sensi dell’art. 256-bis del Codice dell’Ambiente) si rischiano da due a cinque anni di reclusione. Per la gestione e l’abbandono illecito di rifiuti speciali, le pene includono l’arresto da tre mesi a un anno o un’ammenda che va da duemilaseicento a ventiseimila euro.
Oltre alle sanzioni penali e amministrative, i trasgressori sono tenuti a provvedere, a proprie spese, al ripristino dei luoghi, rimuovendo e smaltendo correttamente tutti i rifiuti abbandonati.
Questa operazione si inserisce in un’azione più ampia e coordinata di controllo sulla gestione dei rifiuti, estesa su tutta la circoscrizione di competenza della Stazione Carabinieri Forestale di Montesarchio. Quest’area comprende i comuni di Apollosa, Arpaise, Bonea, Ceppaloni, Montesarchio, Pannarano e San Leucio del Sannio, e ha portato nell’ultimo anno alla trasmissione di 13 informative di reato e alla contestazione di illeciti amministrativi per un importo complessivo di 24.000 euro.
