Montesarchio: Inseguimento e Denunce per Falsi Agenti e Auto Rubata
Le Forze dell’Ordine del Comando Provinciale di Benevento, e in particolare i Carabinieri della Compagnia di Montesarchio (BN), hanno intensificato la loro azione di controllo sul territorio negli ultimi tempi. L’obiettivo primario di questa potenziata vigilanza è la prevenzione e la repressione della criminalità, con un focus particolare sui reati predatori, quali i furti.
Nel cuore della notte appena trascorsa, attorno all’una, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montesarchio ha notato un veicolo sospetto. Si trattava di una Fiat 500X di colore scuro, che percorreva via Benevento, nel centro caudino, ed era equipaggiata con un dispositivo luminoso che simulava palesemente quelli in dotazione alle Forze di Polizia. A bordo viaggiavano tre persone.
I militari, destando sospetto l’anomalia, hanno immediatamente segnalato al conducente l’obbligo di fermarsi. Tuttavia, l’intimazione è stata ignorata: il veicolo ha accelerato bruscamente, imboccando la SS 7 Appia in direzione Arpaia (BN) e dando il via a un rocambolesco inseguimento. Durante la fuga, la Fiat 500X ha mantenuto una velocità elevata, compiendo diverse manovre pericolose, tra cui l’invasione ripetuta della corsia opposta di marcia. In un tentativo di ostacolare i Carabinieri, il conducente ha persino azionato il freno a mano in diverse occasioni, mirando a causare una collisione con l’auto di servizio.
Durante il concitato inseguimento, la Centrale Operativa ha allertato altre unità, e sul posto sono prontamente intervenuti equipaggi delle Compagnie Carabinieri di Montesarchio (BN) e Maddaloni (CE). La sinergia operativa ha permesso di intercettare i fuggitivi nei pressi del comune di Arpaia (BN), conducendoli successivamente presso la caserma di Montesarchio per gli accertamenti di rito.
Le verifiche successive hanno rivelato l’identità degli occupanti, tutti con precedenti penali: due uomini, rispettivamente di 41 e 21 anni (il primo residente in provincia di Avellino, il secondo originario del Napoletano), e una donna di 44 anni, anch’essa residente nell’Avellinese. L’autovettura, una Fiat 500X, era stata rubata ad Acerra (NA) nel mese di aprile e la sua targa era stata palesemente contraffatta, con una sequenza alfanumerica alterata per eludere i controlli.
Una perquisizione approfondita del veicolo ha portato alla scoperta di numerosi arnesi idonei allo scasso e di due ricetrasmittenti perfettamente funzionanti. A fronte di questi elementi, i tre individui sono stati denunciati a piede libero. Le accuse a loro carico includono ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti (riferito al dispositivo luminoso), possesso di arnesi da scasso, contraffazione della targa e resistenza a pubblico ufficiale. L’autovettura, gli strumenti rinvenuti, il dispositivo luminoso e le ricetrasmittenti sono stati posti sotto sequestro.
In aggiunta, i tre sono stati sanzionati per non aver rispettato le normative anti-Covid-19 e per loro è stata avviata la procedura per l’emissione del foglio di via obbligatorio, un provvedimento che impone l’allontanamento dal comune.
