Mortaruolo e la Regione Campania: Un Impegno Congiunto per il Futuro dei Giovani del Sud
Il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, onorevole Erasmo Mortaruolo, ha messo in evidenza l’imminente avvio di “Resto al Sud”, un’iniziativa fondamentale che il Governo ha inserito nel Masterplan per il rilancio e lo sviluppo del Mezzogiorno. A partire dal 15 gennaio 2018, alle ore 12, era prevista l’apertura delle candidature, gestite tramite il portale dell’agenzia Invitalia. Questa misura, promossa dal Ministero per la Coesione territoriale e per il Mezzogiorno, si rivolge specificamente ai giovani di età compresa tra i 18 e i 36 anni, con l’obiettivo di sostenere la creazione di attività produttive di beni e servizi.
Mortaruolo ha ricordato come l’iniziativa fosse già stata presentata a Benevento nello scorso mese di ottobre dal Ministro Claudio De Vincenti, affiancato dal Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, nell’ambito di un evento dedicato all’analisi delle azioni intraprese in favore del Sud Italia. Tali strategie mirano a stimolare la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, a facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani e a valorizzare le aree interne, come il Sannio. Il Consigliere ha sottolineato che, combinando le iniziative governative in materia di agricoltura e valorizzazione territoriale – con un’attenzione particolare all’occupazione giovanile – con quelle promosse dalla Regione Campania, emerge “una visione del futuro chiara, onesta e di metodo”. Attualmente, la Campania si qualifica come un “motore” per l’intero Sud, in crescita per attività e investimenti, e intende consolidare il suo ruolo di protagonista attraverso un nuovo modello operativo basato su programmazione, serietà, investimenti e innovazione.
L’impegno del Governo, come evidenziato da Mortaruolo, si è tradotto nella creazione di un significativo fondo di investimenti, con tre misure di particolare rilevanza volte a incoraggiare i giovani a rimanere al Sud, diventando imprenditori o trovando occupazione, e contribuendo così alla ripartenza del Mezzogiorno. La prima è “Resto al Sud”: essa garantisce che un giovane con idee e spirito imprenditoriale, anche in assenza di capitali propri, possa contare sullo Stato per ottenere i fondi necessari. L’ambizioso traguardo è la creazione di 130.000 nuove realtà nei successivi tre o quattro anni. La seconda iniziativa è la “Banca delle Terre”, un meccanismo attraverso il quale i terreni incolti vengono censiti e i Comuni invitano i giovani a presentare proposte per svilupparvi attività imprenditoriali. La terza misura concerne le “Zone economiche speciali”, pensate per attrarre e facilitare nuovi insediamenti produttivi.
Parallelamente, un numero considerevole di giovani, grazie al supporto del Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2014/20) della Regione Campania, ha scelto di intraprendere la strada dell’agricoltura, introducendo innovazione. Mortaruolo ha constatato una “straordinaria effervescenza sociale” fin dall’inizio della programmazione, frutto degli investimenti sul ricambio generazionale, sulla sostenibilità e sull’innovazione. È imprescindibile investire sui giovani, accogliendo le loro inquietudini, rispondendo ai loro bisogni e infondendo speranza di cambiamento, per scongiurare la sfiducia. A tal proposito, ha ricordato la disponibilità di 140 milioni di euro che la Regione Campania ha destinato ai giovani nell’ambito del PSR 2014/20 per il “Progetto Integrato Giovani”. Questo programma offre una modalità di attuazione semplificata che consente ai richiedenti un accesso agevolato, dal punto di vista procedurale, a due tipologie di intervento (6.1.1 per il premio di insediamento e 4.1.2 per il sostegno finanziario) essenziali per la realizzazione degli obiettivi definiti dal Piano di Sviluppo Aziendale. “Il Governo e la Regione Campania,” ha concluso Mortaruolo, “sono in campo, agendo in tandem, per vincere questa sfida per il futuro della Campania e del nostro Paese, offrendo una risposta concreta al drammatico problema dell’occupazione giovanile e del fenomeno dell’abbandono del Sud.”
