Scandalo nel Casertano: Criminali e Condannati Incassavano Illecitamente il Reddito di Cittadinanza
Le recenti indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno rivelato una vasta rete di illeciti nell’accesso al Reddito di Cittadinanza, con oltre un centinaio di individui che percepivano indebitamente il sussidio statale pur non avendone i requisiti. Tra questi, figurano esponenti della criminalità organizzata, soggetti con precedenti penali e persino persone condannate in via definitiva, oltre a cittadini stranieri privi di regolare permesso di soggiorno.
L’attività di verifica si è focalizzata su più di 3.300 residenti nella provincia di Caserta. A conclusione delle approfondite verifiche, finalizzate ad accertare la legittimità della percezione del beneficio, le forze dell’ordine hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 84 individui per aver ottenuto il sussidio senza titolo. Ulteriori 18 cittadini sono stati segnalati all’INPS per la revoca o sospensione, avendo perso i requisiti a causa di misure cautelari personali o perché sorpresi a svolgere attività lavorativa non dichiarata. Le procedure per la sospensione e la revoca retroattiva dei versamenti indebiti sono state già avviate, mirando al recupero di circa 500mila euro complessivi.
Le investigazioni hanno fatto emergere casi di percettori che continuavano a ricevere il beneficio nonostante fossero stati raggiunti da sentenze definitive di condanna per reati che ne comportano l’immediata decadenza. Altri sono stati accusati di aver presentato dichiarazioni mendaci, spesso tramite l’indicazione di residenze fittizie, con l’intento di occultare la presenza di familiari percettori di reddito o proprietari di beni immobili, alterando così la composizione del nucleo familiare ai fini del calcolo del sussidio. Tra le irregolarità riscontrate figurano anche la permanenza illegittima sul territorio italiano da parte di cittadini stranieri o la mancata osservanza del requisito di dieci anni di residenza nel Paese.
Tra i soggetti coinvolti, spiccano 5 individui con legami accertati o contiguità con la criminalità organizzata, oltre a 52 persone già note alle forze dell’ordine per precedenti reati comuni. L’efficacia dell’indagine è stata garantita da un meticoloso esame incrociato tra i dati documentali disponibili e gli accertamenti condotti sul campo, permettendo di identificare con precisione numerose difformità nelle dichiarazioni relative al possesso dei requisiti.
