Il Governatore De Luca Senza Freni: Tra Decisioni sui Vaccini e Stoccate a Figliuolo
L’abituale appuntamento settimanale del “De Luca Show” ha visto il Governatore campano protagonista di una nuova, accesa puntata. L’incontro del venerdì si è concentrato prevalentemente sulla questione dei vaccini anti-Covid-19, con un’attenzione particolare alla somministrazione della seconda dose per coloro che avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca.
La Regione Campania ha infatti dato il via libera alla pratica della vaccinazione eterologa, optando per la somministrazione di dosi Pfizer o Moderna ai cittadini precedentemente immunizzati con il siero anglo-svedese. Quest’ultimo, come noto, era stato al centro di controversie a causa di potenziali eventi avversi, specialmente riguardo al rischio di trombosi. De Luca ha ribadito la sua fiducia nella scienza, citando il virologo Massimo Galli: “Mi fido del virologo Massimo Galli, il quale conferma che non sussistono problematiche specifiche con il vaccino eterologo rispetto ad AstraZeneca.” Il Governatore ha poi espresso un’amara considerazione sulla situazione generale: “Non abbiamo raggiunto l’immunità di gregge per il virus, ma abbiamo indubbiamente conseguito l’immunità di gregge per la ragione, perché la quantità di individui che seguono acriticamente è sconvolgente. C’è una bolla mediatica che non lascia spazio né alla logica né all’avanzamento di osservazioni critiche.”
Tra le varie comunicazioni, De Luca ha anche annunciato il prolungamento dell’obbligo di indossare la mascherina in Campania, estendendolo anche al periodo estivo.
Un momento saliente è stato il suo attacco frontale al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il Generale Francesco Figliuolo. “Quanto accaduto fino a una settimana fa in relazione al commissario straordinario è semplicemente risibile,” ha dichiarato De Luca. “Eravamo a un passo dalla sua canonizzazione, sebbene tutti fossimo consapevoli che quando si parla del raggiungimento di 500mila dosi di vaccino, l’unico che non ha alcun merito è il commissario straordinario, poiché si tratta esclusivamente e integralmente del lavoro svolto dalle Regioni.”
Il Governatore ha poi esteso la critica al sistema organizzativo nazionale: “Il livello di confusione attuale in Italia riguardo al Covid non è più sostenibile. Troppe voci si rincorrono tra esperti del Comitato Tecnico Scientifico e vari enti; questo modello organizzativo, a prescindere dagli individui, è intrinsecamente inefficace. Dovrebbe parlare una sola persona, una voce autorevole e competente in ambito sanitario, che fornisca informazioni ai cittadini. E questa figura dovrebbe essere il Ministro della Salute, come avviene nella maggior parte dei Paesi, non un commissario.”
