Cervinara: L’Enigma del Ritorno Notturno di Limata e il Misterioso Trasportatore Dopo l’Omicidio

Cervinara: L’Enigma del Ritorno Notturno di Limata e il Misterioso Trasportatore Dopo l’Omicidio

Giovanni Limata, il ventitreenne recluso da venerdì con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, presenta un profilo sorprendente in relazione agli eventi. Un dettaglio cruciale, infatti, è la sua completa inabilità alla guida: non solo non possiede alcuna patente, ma non ha mai appreso a condurre un veicolo.

Questa incapacità rende ancor più fitto il velo di mistero che avvolge i suoi spostamenti. Sebbene il viaggio di andata verso il luogo del delitto resti avvolto nell’incertezza – l’orario è ignoto e si ipotizza persino l’utilizzo di mezzi pubblici – è il rientro a Cervinara a rappresentare il vero interrogativo. Come ha fatto Limata, dopo aver consumato l’atto omicida, a fare ritorno alla sua abitazione, dove gli agenti della Squadra Mobile di Avellino lo hanno poi fermato nel cuore della notte?

Il rientro del giovane nella sua residenza è, di fatto, il punto più oscuro dell’intera indagine. Chiunque abbia fornito il passaggio di ritorno a Giovanni Limata doveva essere inevitabilmente a conoscenza della gravità del gesto commesso pochi istanti prima. Un particolare agghiacciante che aggiunge un ulteriore strato di complessità a una vicenda già di per sé drammatica, quasi un capitolo oscuro di un thriller.