Svolta Inaspettata nell’Operazione Zeus: Giovanni Testa Assolto, Scampa a Sette Anni di Reclusione
Giovanni Testa, imputato per estorsione aggravata dal metodo mafioso (ai sensi dell’articolo 416 bis, comma 1, del Codice Penale), è stato prosciolto al termine del procedimento giudiziario tenutosi dinanzi al GUP di Napoli, Anna De Bellis. Il suo coinvolgimento emerse nell’ambito del blitz condotto lo scorso luglio, parte dell’operazione denominata “Zeus”.
L’impianto accusatorio si basava su un’ampia raccolta di prove, inclusi intercettazioni ambientali e telefoniche, dichiarazioni incriminanti di diversi testimoni e le ammissioni di responsabilità di altri co-imputati che avevano optato per la collaborazione con la giustizia. Nonostante questo quadro probatorio, al termine dell’udienza, il Giudice dell’Udienza Preliminare, accogliendo pienamente le argomentazioni difensive presentate dall’avvocato Vittorio Fucci jr, ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di Testa.
Questo esito riveste una notevole importanza, dato che Giovanni Testa è risultato essere l’unico assolto tra i nove imputati che erano stati sottoposti a misure cautelari. In precedenza, Testa era stato oggetto di un divieto di dimora in Campania, provvedimento che era stato successivamente annullato dal GUP stesso, sempre su istanza dell’avvocato Vittorio Fucci jr.
Figura già nota alle cronache giudiziarie, Testa è coinvolto in ulteriori procedimenti penali. Il suo nome, in particolare, è legato a un altro blitz che ha riguardato un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti su vasta scala in tutta la Campania, con base operativa a Terzigno, in provincia di Napoli.
