L’Eccellenza Agricola Giovanile Campana Celebra Innovazione e Resilienza agli Oscar Green Coldiretti
L’ingegno e la perseveranza dei giovani agricoltori campani sono stati sotto i riflettori agli Oscar Green 2020, i prestigiosi riconoscimenti assegnati da Coldiretti Giovani Impresa Campania. La cerimonia, che ha avuto luogo a Bocca della Selva, una pittoresca località turistica nel comune di Cusano Mutri, in provincia di Benevento, ha premiato una serie di progetti all’avanguardia: dalla produzione di carta da scarti d’aglio a un particolare formaggio “salva-latte”, dai panetti aromatici allo zafferano a un antico metodo di vinificazione, fino a iniziative per la valorizzazione del territorio e la creazione di reti tra produttori.
L’evento di premiazione, posticipato dall’anno precedente a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19, è stato celebrato all’aperto, in una cornice suggestiva, proprio in concomitanza con il passaggio dell’ottava tappa del Giro d’Italia, la “Foggia-Guardia Sanframondi”, che ha visto a Bocca della Selva il Gran Premio della Montagna. La giornata è stata arricchita da un convegno dal titolo “Resilienti e innovativi: i giovani agricoltori nel dopo-Covid”, che ha preceduto la consegna dei premi. Tra i numerosi partecipanti di spicco figuravano Claudia Sorbo, delegata regionale di Coldiretti Giovani Impresa Campania; Giuseppe Maria Maturo, sindaco di Cusano Mutri; Antonio Di Maria, presidente della Provincia di Benevento; Vincenzo Girfatti, presidente del Parco Regionale del Matese; Veronica Barbati, delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa; Francesco Emilio Borrelli, presidente della Commissione regionale Agricoltura; Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura; e Gennarino Masiello, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Coldiretti.
Sei progetti distintivi sono stati riconosciuti per il loro contributo all’agricoltura innovativa e sostenibile:
* **Categoria Campagna Amica:** Il premio è stato conferito a Raffaele Morese dell’azienda agricola e zootecnica omonima di Pontecagnano Faiano (Salerno). Il suo progetto, denominato **”Caciobond”**, ha rappresentato una soluzione ingegnosa durante il lockdown. L’iniziativa ha permesso di smaltire il latte prodotto in eccesso e invenduto a causa della drastica riduzione degli ordini, creando un caciocavallo di latte di bufala da 11 kg, acquistabile in anticipo dai consumatori e ritirabile dopo due anni di stagionatura.
* **Categoria Creatività:** Pina Lungarella dell’azienda agricola omonima di Castel Baronia (Avellino) ha trionfato con il progetto **”Panetti di zafferano”**. Convertendo la sua passione per i fiori selvatici della valle dell’Ufita in una coltivazione redditizia, ha riportato in vita un’antica usanza locale: preservare i fiori essiccati inglobandoli in panetti di burro, perfetti per esaltare le ricette culinarie.
* **Categoria Fare Rete:** Gianluca Quaranta dell’azienda agricola Alburni Natura di Sicignano degli Alburni (Salerno) è stato premiato per **”La bottega del buon vivere”**. Questa iniziativa riunisce produttori agricoli e agroalimentari dell’area interna del Sele-Tanagro, agevolando l’accesso al mercato per le microimprese attraverso l’ottimizzazione della logistica e delle strategie di marketing.
* **Categoria Impresa 5.Terra:** Rosa Ferro dell’azienda agricola Il Dono dell’Erba di Battipaglia (Salerno) ha vinto con il progetto **”Carta di tunica d’aglio”**. Si tratta di una carta innovativa ricavata dai residui della lavorazione dei bulbi d’aglio, mescolati con acqua e amido di mais. Questa carta, oltre a essere un esempio di economia circolare a impatto zero, si presenta naturalmente bianca e può essere colorata con pigmenti naturali.
* **Categoria Noi per il Sociale:** Pasquale Loffreda della cooperativa agricola Falode di Castello del Matese (Caserta) ha ottenuto il riconoscimento con **”La comunità dei pastori del Matese”**. Questo progetto ha permesso agli allevatori di acquisire terreni demaniali, concretizzando l’obiettivo di preservare e valorizzare il territorio montano, offrendo pascoli alle greggi e un villaggio per le famiglie degli allevatori, grazie a un approccio multifunzionale.
* **Categoria Sostenibilità:** Pompeo Capobianco dell’azienda agricola Caputalbus di Ponte (Benevento) è stato premiato per **”Acenata”**. Con questa iniziativa, Capobianco ha riscoperto e riproposto un metodo di vinificazione ancestrale, risalente agli antichi Romani, che prevede la lavorazione delle uve in botti di castagno e recipienti di terracotta riscaldati a una temperatura di 400 gradi Celsius. Il processo di fermentazione e affinamento in barrique si protrae per 24 mesi, culminando in un prodotto di eccellenza.
Questi Oscar Green Coldiretti hanno evidenziato la vitalità e la capacità di adattamento dei giovani agricoltori campani, veri protagonisti di un settore che sa coniugare tradizione e innovazione per un futuro più resiliente e sostenibile.
