Latitanza biennale interrotta: Salvatore Cava rintracciato in Abruzzo

Latitanza biennale interrotta: Salvatore Cava rintracciato in Abruzzo

La prolungata assenza di Salvatore Cava, figlio del noto boss Biagio del Vallo Lauro, ha trovato una conclusione a Pescara. Il trentasettenne si era sottratto per oltre due anni a un provvedimento di sorveglianza speciale di polizia, che imponeva l’obbligo di dimora nel comune di Pago Vallo Lauro. Questa misura restrittiva era stata decretata dal tribunale di Avellino nel luglio del 2019.

Nella mattinata di ieri, gli agenti del commissariato di polizia di Lauro, sotto la direzione del vicequestore Elio Iannuzzi, in collaborazione con i loro colleghi di Pescara, hanno localizzato Cava. L’uomo aveva scelto di risiedere con la moglie in una struttura ricettiva della città abruzzese, affacciata sulla costa adriatica, eludendo così le disposizioni giudiziarie.

Dopo un’approfondita attività investigativa durata diversi mesi, il 37enne è stato infine rintracciato. Sarà ora condotto nuovamente a Pago Vallo Lauro per sottoporsi alla misura preventiva per ulteriori due anni. Non è la prima volta che Cava si trova in questa situazione: già nel maggio del 2010 era stato arrestato al termine di un’altra latitanza, anch’essa durata due anni. In quell’occasione, figurava nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi d’Italia e fu trovato nascosto in una villetta a Pago Vallo Lauro, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.