Il Parco Taburno-Camposauro Insegue il Riconoscimento UNESCO: Un Volano per lo Sviluppo del Sannio
Costantino Caturano, alla guida del Parco regionale del Taburno-Camposauro da circa due anni, ha posto come obiettivo primario la conclusione del lungo periodo di amministrazione straordinaria durato un decennio. La sua visione mira a ripristinare il pieno funzionamento dell’ente pubblico e a ottimizzare la gestione di questa vasta area protetta, che custodisce un ricco patrimonio di flora, fauna e tradizioni intrinsecamente legate al territorio. Il Parco, situato nella provincia di Benevento, in Campania, si estende su 12.370 ettari e abbraccia quattordici comuni, ospitando una popolazione di circa 25.000 abitanti.
In questa ottica di rilancio, il Parco ha intavolato un dialogo con la commissione nazionale UNESCO per proporre il riconoscimento dell’area come Global Geopark. Un traguardo già raggiunto da nove siti in Italia, tutti di rilevanza nazionale – tra cui spicca il Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il Taburno-Camposauro aspira a distinguersi come il primo parco regionale a perseguire e, si spera, a conseguire tale prestigioso status entro il 2021, forte della presenza sul suo territorio di geositi dalle caratteristiche geologiche uniche e peculiari.
Come spiega Caturano, il titolo di Global Geopark viene conferito a territori che presentano specificità non solo ambientali, ma anche enogastronomiche, turistiche, artigianali, tradizionali, culturali e storiche. Ottenere questo sigillo di qualità aprirà al perimetro geografico del Taburno-Camposauro nuove opportunità di accesso a finanziamenti europei e nazionali, integrando l’area in un circuito internazionale capace di attrarre un flusso significativo di turismo e investimenti.
L’impatto di un turismo più consapevole è già tangibile. Caturano ricorda il notevole incremento di visitatori registrato la scorsa estate, quando l’allentamento delle restrizioni post-lockdown ha spinto molte famiglie, oltre agli appassionati di montagna, a cercare gli spazi aperti come rifugio sicuro per il necessario distanziamento sociale. Per rispondere a questa crescente domanda, il Parco si è impegnato nella riqualificazione di ulteriori sentieri, prevedendo un’alta affluenza anche per la prossima stagione estiva. Questa strategia di valorizzazione del patrimonio naturale è condivisa con i comuni del territorio.
Oltre al classico trekking, l’offerta ricreativa si sta ampliando: questa primavera vedrà l’inaugurazione di tredici nuovi percorsi dedicati alla mountain bike. L’avvento delle e-bike, in particolare, democratizza l’accesso a queste attività, rendendole fruibili anche a chi non possiede una preparazione fisica avanzata. Caturano osserva come la riscoperta delle aree interne e dei borghi storici stia guidando una nuova tendenza. Il Taburno, posizionandosi per un turismo lento e sostenibile, si impegna a offrire servizi e percorsi che possano attrarre un pubblico sempre più ampio, distinguendosi come meta desiderabile in un panorama turistico in evoluzione.
