Morcone e l’Energia del Vento: Il Parco Eolico da 36 MW Sotto la Lente dell’Impatto Ambientale

Morcone e l’Energia del Vento: Il Parco Eolico da 36 MW Sotto la Lente dell’Impatto Ambientale

Una cruciale riunione di lavoro si è tenuta presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, presieduta dal Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Morcone, Luigi Ciarlo, della delegata del Comune di Santa Croce del Sannio, Cinzia Zeoli, oltre a vari amministratori e tecnici. La discussione era focalizzata sulla raccolta e presentazione delle osservazioni nell’ambito della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) relativa a un nuovo progetto di parco eolico nel comune di Morcone.

Il Sindaco Ciarlo ha evidenziato che l’iniziativa riguarda la costruzione di ulteriori sei aerogeneratori, capaci di generare complessivamente 36 Megawatt. Questi si andrebbero a sommare agli impianti già operativi da tempo nella zona e a quelli per cui sono in corso nuove richieste di autorizzazione. Secondo il primo cittadino, la proliferazione di tali strutture ha raggiunto un punto di non ritorno, compromettendo irrimediabilmente il paesaggio, l’equilibrio ambientale e il patrimonio archeologico. Ha inoltre sottolineato come questi progetti siano in aperta contraddizione con le direttive del Ministero dell’Ambiente, che, tramite l’Ispra, ha classificato determinate aree come zone di tutela ambientale di rilevanza nazionale. Tale progressivo degrado ambientale, ha ammonito, rischia di annullare le prospettive di sviluppo turistico-ambientale legate alla diga di Campolattaro.

Il Presidente Di Maria, esprimendo piena sintonia con le preoccupazioni del Comune di Morcone, ha confermato che l’Amministrazione provinciale ha già intrapreso un’azione istituzionale volta ad aggiornare il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, specificamente in relazione alla localizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Di Maria ha poi enfatizzato la necessità di una collaborazione sinergica per l’elaborazione di un Piano Strategico complessivo. Questo piano dovrebbe, da un lato, salvaguardare le preziose risorse paesaggistiche, ambientali e agroalimentari da un’eccessiva e disordinata occupazione del territorio e, dall’altro, identificare con chiarezza le zone più adatte ad ospitare le infrastrutture per le energie rinnovabili.

Al termine dell’incontro, è emerso un accordo sulla necessità di definire una strategia comune tra gli enti locali dell’Alto Tammaro e la Provincia stessa, con l’obiettivo di formulare una posizione unanime e coerente su queste tematiche cruciali.