Dalla Campania un fronte unito contro gli abusi sull’infanzia: il progetto “Non vedo, non sento, non parlo”
Un’iniziativa cruciale per la salvaguardia dei bambini e degli adolescenti maltrattati, il progetto “Non vedo, non sento, non parlo”, è stato selezionato da Con i Bambini e promosso dalla cooperativa sociale La Goccia. Il suo scopo primario è l’istituzione e la promozione di un network coordinato, capace di offrire interventi e sostegno mirati ai minori vittime di abusi.
La necessità di tale progetto è sottolineata da dati allarmanti: la seconda indagine nazionale su maltrattamenti infantili e adolescenziali, condotta da Terre des Hommes e CISMAI, rivela che quasi 402.000 giovani sono assistiti dai servizi sociali. Di questi, 77.493 sono identificati come vittime di maltrattamento, il che significa che circa 193 minori su ogni 1.000 seguiti si trovano in questa drammatica condizione. La forma più diffusa di maltrattamento è l’incuria o la “patologia delle cure”, che incide per il 40,7%. Seguono la violenza assistita (32,4%), il maltrattamento psicologico (14,1%), quello fisico (9,6%) e l’abuso sessuale (3,5%).
Per far fronte a questa emergenza, in Campania è stato avviato il 1° giugno 2021 il progetto “Non vedo, non sento, non parlo”. Selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – bando “Ricucire i Sogni” – da Con i Bambini, vede la cooperativa sociale La Goccia di Avellino come ente capofila.
Il partenariato del progetto è ampio e coinvolge tutte le province campane. Comprende enti del terzo settore, tra cui le cooperative sociali Il Sollievo (Angri, SA), La Libellula (Sant’Antimo, NA), La Piccola Perla (Apice, BN), Uomo (Trentola Ducenta, CE) e l’Associazione di Promozione Sociale Tarita (Sant’Egidio del M. Albino, SA). Vi partecipano anche gli Ambiti Sociali A04 (Avellino), A02 (Mercogliano) e S01 (Nocera Inferiore), oltre a numerosi Istituti Comprensivi come l’“Aurigemma” (Monteforte Irpino, AV), il “Dorso” (Mercogliano, AV), il “Vassalluzzo” (Roccapiemonte, SA), il I e V I.C. di Nocera Inferiore (SA), il “R. Cammisa” e “Giovanni XXIII” (Sant’Antimo, NA), e l’IPSEOA “Manlio Rossi-Doria” (Avellino). La valutazione dell’efficacia sarà curata dall’Istituto Italiano di Valutazione di Milano, con Save the Children Italia Onlus come esperto per la salvaguardia dei minori.
Le attività di “Non vedo, non sento, non parlo” sono concepite per offrire una risposta olistica e coordinata al fenomeno del maltrattamento su bambini e adolescenti. Si parte dalla consapevolezza che la sola protezione o il mero supporto psicologico non sono sufficienti. L’obiettivo specifico è quindi creare e promuovere un sistema integrato per la prevenzione e il contrasto degli abusi, capace di assicurare interventi uniformi e coerenti in ogni situazione di rischio.
I beneficiari diretti del progetto includeranno minori esposti a violenza domestica, quelli accolti in comunità residenziali, e i segnalati dai servizi socio-sanitari e dalle forze dell’ordine. L’iniziativa si rivolge anche alle famiglie disagiate di questi minori e a quelle a rischio di maltrattamento, nonché alle équipe educative delle comunità partner, al personale scolastico e a tutti gli operatori che interagiscono con i minori in difficoltà.
Saranno implementate diverse strategie e modalità d’azione, coinvolgendo attivamente bambini, adolescenti, genitori, studenti e professionisti. L’intento è accrescere la consapevolezza sul tema, potenziare il ruolo protettivo dell’intera comunità e stimolare un dialogo sociale costruttivo sui diritti dell’infanzia e sulle pratiche di prevenzione della violenza.
