Il Sannio si riconnette: Italo Treni potenzia i servizi, tra avanzamenti territoriali e dibattito sui contributi politici.

Il Sannio si riconnette: Italo Treni potenzia i servizi, tra avanzamenti territoriali e dibattito sui contributi politici.

Un annuncio di rilievo segna un progresso significativo, affrontando lo stato di isolamento che per decenni ha gravato sul territorio sannita. È doveroso esprimere gratitudine alla dirigenza di Italo S.p.A. per la decisione strategica di consolidare la propria offerta nel Sud Italia. L’opportunità per Benevento di beneficiare, da oggi, di collegamenti ampliati sia verso il Meridione (in particolare con la Puglia) sia in direzione del Centro e del Nord (coprendo regioni come Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte) scaturisce dalla chiara intenzione di Italo di investire in aree considerate per troppo tempo ai margini.

Tale risoluzione non emerge casualmente, bensì si allinea perfettamente con le recenti e notevoli iniziative di investimento infrastrutturale già deliberate per la zona del Sannio e per l’intero Mezzogiorno. Quando si discute di trasporto su rotaia, il riferimento immediato è naturalmente all’Alta Capacità Napoli-Bari, riconosciuta come l’infrastruttura di maggiore rilevanza ideata e finanziata per l’intero Sud Italia nel corso degli ultimi decenni. Un’opera destinata a riconferire al Sannio quella posizione di centralità storicamente riconosciuta, ma scemata con il passare del tempo. Proprio in virtù dell’Alta Capacità, il capoluogo assisterà alla definitiva riqualificazione della sua stazione centrale, che sarà profondamente ammodernata e, una volta completata l’infrastruttura, sarà attraversata da ben dieci coppie di treni sull’importante direttrice Benevento-Roma.

Per ciò che concerne i meriti, le rivendicazioni di schieramento non catturano il nostro interesse. D’altronde, gli archivi della Camera dei Deputati, del Senato, del CIPE e delle commissioni parlamentari sono pienamente accessibili a tutti i cittadini. Per i più curiosi, e non solo per chi fosse meno memore, una rapida indagine sarà sufficiente a rivelare l’impegno di quanti, negli ultimi vent’anni, hanno operato – attraverso atti legislativi, mozioni e risoluzioni – per ridurre l’annoso divario infrastrutturale che ancora oggi affligge la nostra regione. Permetteteci un’anticipazione: in tale elenco non comparirà il nome del nostro attuale sindaco. Evidentemente, uno “striscione” non possiede validità legislativa. Né, d’altronde, la può avere una presunta amicizia con imprenditori che, ormai da anni, non detengono più alcuna quota nella proprietà di Italo.