Addio alla guida del PD: Nicola Zingaretti rassegna le dimissioni con un monito
Nicola Zingaretti ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Segretario nazionale del Partito Democratico, ponendo fine al suo mandato biennale. La sua decisione, annunciata con un messaggio carico di amarezza, mira a scuotere il partito da un’impasse interna.
Zingaretti ha espresso profonda delusione e “vergogna” per un dibattito interno che da settimane si concentra esclusivamente su lotte di potere e prossime elezioni interne. Tutto questo, ha sottolineato, avviene mentre l’Italia fronteggia emergenze cruciali: l’imminente terza ondata della pandemia di Covid-19, una crescente crisi occupazionale, l’urgente necessità di investimenti e la sfida di infondere speranza, in particolare nelle nuove generazioni.
Eletto due anni fa con l’obiettivo di “salvare” il PD, l’ex Segretario ha affermato di aver profuso ogni sforzo per orientare la dirigenza verso una nuova fase. Aveva sollecitato un confronto schietto, collaborazione e solidarietà per convocare rapidamente un congresso incentrato sui problemi dell’Italia, sulle idee e sulla visione del partito, includendo il cruciale sostegno al governo Draghi come opportunità positiva per la politica.
Tuttavia, i suoi appelli sono rimasti inascoltati. Al contrario, ha registrato un’intensificazione degli attacchi, persino da parte di chi in questi due anni aveva condiviso le scelte fondamentali. Ha denunciato una mancanza di ascolto reciproco e la tendenza a “caricare le posizioni”, trasformando il confronto in una guerriglia sterile.
“Il Partito Democratico non può permettersi di rimanere impantanato per mesi in una quotidiana guerriglia interna; questo, sì, ucciderebbe il PD,” ha ammonito. Poiché si è sentito il principale bersaglio di queste dinamiche, ha dichiarato di compiere “l’ennesimo gesto” per sbloccare la situazione, mosso dall’amore per il Paese e per il partito.
Questa mossa, ha aggiunto, impone ora a tutti di assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore formalizzerà le dimissioni alla Presidente del partito, affidando all’Assemblea Nazionale il compito di definire le scelte future e più opportune.
Il suo auspicio è che il PD torni a concentrarsi sui problemi concreti del Paese e a impegnarsi per la loro risoluzione. Ha concluso il suo messaggio con un “immenso abbraccio e grazie” rivolto a militanti, iscritti ed elettori, con un finale “Ciao a tutte e tutti, a presto.”
