Oltre l’Oblio: La Memoria Come Motore di Giustizia e Rinascita
(Avv. Mariacarmela Fucci) L’imprevisto irrompe, un sipario si solleva su una realtà brutale. Era il 2012 quando William Pezzulo, un giovane di Brescia, fu catapultato sotto i riflettori nazionali, vittima di un’aggressione con acido per mano dell’ex fidanzata Elena Perotti, incinta di suo figlio, e di un complice. Ore e ore di copertura mediatica, un racconto di orrore che ha scosso il paese.
Nove anni sono trascorsi da quell’evento, segnati da quaranta complessi interventi chirurgici, eppure la sua aggressore non ha affrontato una pena equa. Oggi, dove sono quegli occhi puntati sul suo volto irrimediabilmente deturpato? William ha un disperato bisogno di un trapianto di barba per nascondere le cicatrici indelebili, i lobi delle orecchie ormai perduti, e le ferite dell’anima che cercano un bagno di autostima per rimarginarsi.
Purtroppo, non può farcela da solo. Le estenuanti battaglie legali, le ingenti spese mediche e il mancato risarcimento, dovuto all’indigenza dell’imputata, lo hanno lasciato in una situazione di estrema fragilità economica, costretto a vivere con i soli 500 euro mensili della pensione di invalidità.
Recentemente abbiamo appreso della ritrovata serenità di Gessica Notaro, anch’essa vittima di un’atroce violenza simile, grazie a un delicato intervento chirurgico al viso. Un traguardo ammirevole, raggiunto dopo anni di indicibile sofferenza, ma che sottolinea come il percorso di ricostruzione richieda risorse spesso inaccessibili.
Il “Codice Rosso” ha introdotto un importante strumento legale, sanzionando chi causa “deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso”. Tuttavia, mentre a chi commette un reato viene offerto supporto psicologico o reinserimento lavorativo, cosa resta a chi, senza alcuna colpa, si guarda allo specchio e non si riconosce più, privato della propria identità? I costi degli interventi ricostruttivi sono proibitivi e William non può sostenerli.
Da qui l’urgente appello alla classe politica: dare voce a coloro che hanno perso il proprio volto, accogliendo le richieste più volte avanzate dalle vittime di tali abusi. È fondamentale istituire un Fondo di Garanzia per le vittime di aggressioni, che possa coprire tutti i danni subiti, in linea con quanto già avviene per le vittime della strada. La loro tragedia non si conclude quando i riflettori si spengono. Non lasciamoli soli. Uniamoci per sostenere William e tutti coloro che, come lui, cercano di ricostruire una nuova identità. Il volto di ognuno di loro è il nostro volto.
Avv. Mariacarmela Fucci
Coordinatore Provinciale
Dipartimento Pari Opportunità Benevento
