Frodi Alimentari Depenalizzate: Il ‘Governo dei Migliori’ Mette a Rischio la Sicurezza a Tavola

Frodi Alimentari Depenalizzate: Il ‘Governo dei Migliori’ Mette a Rischio la Sicurezza a Tavola

L’eurodeputato Piernicola Pedicini lancia un allarme in una recente nota, evidenziando una svolta preoccupante: “Vendi cibo avariato o con additivi chimici non consentiti? Continua pure, il governo ha depenalizzato il reato.” Si riferisce alla decisione dell’attuale esecutivo, definito ironicamente “il governo dei migliori”, che, tramite l’approvazione del decreto legislativo 27/2021, ha annullato la legge 283 del 1962. Questa normativa storica garantiva l’applicazione del codice penale per i crimini legati alle frodi alimentari.

Pedicini chiarisce che, a seguito di questa modifica legislativa, chi immetterà sul mercato alimenti in pessimo stato di conservazione, o infestati da parassiti, o arricchiti con sostanze chimiche non approvate, o che contengano tracce di pesticidi e fitofarmaci – tutti elementi noti per la loro tossicità per l’essere umano – non affronterà più conseguenze penali severe. La sanzione più grave a cui si andrà incontro sarà ora il pagamento di una multa.

In un’epoca di globalizzazione in cui i meccanismi di controllo sono sempre più complessi e la distribuzione dei prodotti è estremamente estesa, questa attenuazione della normativa penale per le frodi alimentari è particolarmente critica. Essa, infatti, rischia di incentivare gli operatori meno etici, i quali potrebbero preferire sostenere sanzioni pecuniarie di entità limitata piuttosto che conformarsi pienamente agli standard imprescindibili per la tutela della salute pubblica.

“Questa è una situazione di estrema gravità,” conclude l’eurodeputato Pedicini. “È il risultato di un’interpretazione flessibile del regolamento europeo 2017/625 che, in un frangente storico dove la protezione della salute pubblica è di vitale importanza, rischia concretamente di compromettere gli standard complessivi di sicurezza alimentare.”