Scontro sui simboli controversi: Murales e altarini non saranno commemorati

Scontro sui simboli controversi: Murales e altarini non saranno commemorati

“Francamente, non credo ci sia alcun intento celebrativo né il rischio concreto di promuovere affiliazioni a gruppi criminali. Si tratta di semplici manifestazioni spontanee, che emergono dal sentire comune, prive di secondi fini o della volontà di esaltare condotte illecite o stili di vita dannosi.” Con queste parole, l’avvocato avellinese Rolando Iorio, difensore dei genitori di Emanuele Sibillo, si è espresso. Sibillo, scomparso tragicamente poco prima dei vent’anni dopo aver scatenato la cosiddetta “guerra delle paranze” nei pressi dei Decumani, ha ispirato la pellicola di successo “La paranza dei bambini”, tratta dall’opera letteraria di Roberto Saviano.

A alimentare il dibattito, che da diversi giorni occupa le pagine nazionali de “Il Mattino”, a seguito dell’appello del Prefetto di Napoli, sono state recentemente le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, oltre a quelle del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli. Quest’ultimo si è dichiarato disponibile a finanziare personalmente la rimozione dei murales e la demolizione degli altarini commemorativi.

“Ritengo,” aggiunge l’Avv. Rolando Iorio, “che sia comunque fondamentale operare una distinzione. Per quanto concerne, ad esempio, l’edicola votiva eretta in memoria di Emanuele Sibillo, essa si trova all’interno di un androne condominiale, dunque in un’area privata. È stata realizzata su iniziativa di semplici cittadini che intendevano unicamente ricordare la prematura e violenta dipartita di un ragazzo di soli vent’anni. Non vi è alcun danneggiamento al patrimonio monumentale, né mi risulta che gli abitanti di tale stabile abbiano mai espresso lamentele. È un errore considerare questa edicola un luogo di culto. Al contrario, essa rappresenta un rispettoso ammonimento per tutti i giovani, un costante richiamo a non deviare dalla giusta condotta, un severo avvertimento sulle possibili drammatiche conseguenze.”