La Svista Imperdonabile sulla Targa di Ciampi: Un Errore, Una Spiegazione Evasiva e la Richiesta di Maggiore Rigore

La Svista Imperdonabile sulla Targa di Ciampi: Un Errore, Una Spiegazione Evasiva e la Richiesta di Maggiore Rigore

Un incidente sgradevole ha macchiato una cerimonia solenne tenutasi al Lungotevere Aventino, che ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco come il Presidente della Repubblica Mattarella, la Presidente del Senato Casellati e la Sindaca Raggi. Al centro del clamore, una targa commemorativa destinata a celebrare la memoria di una personalità illustre, recante tuttavia un’imperdonabile e palese scorrettezza: il nome “Azeglio” è stato inciso come “Azelio”.

La spiegazione fornita dal cerimoniale del Campidoglio, secondo cui la targa avrebbe subito “gravi scheggiature” durante l’installazione, non ha convinto. Anzi, ha generato ulteriore perplessità. L’autore ritiene che un’ammissione franca e onesta della svista sarebbe stata decisamente preferibile a quella che appare come una giustificazione inconsistente, quasi una “panzana”.

Sorge spontanea la domanda: chi era preposto a garantire l’esattezza e la correttezza dell’iscrizione sul marmo? Questo episodio richiama alla mente la figura del Dottor Azzecca-garbugli, simbolo di un’attenzione superficiale e di una gestione ambigua delle situazioni, evocato da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”.

L’intera vicenda proietta un’ombra poco lusinghiera sull’accuratezza e la professionalità. Senza voler alimentare alcuna polemica o sferrare attacchi diretti alle istituzioni, l’auspicio è che per le future occasioni si possa osservare una maggiore diligenza e un rigore più scrupoloso. L’immagine e la memoria di figure illustri meritano un’attenzione impeccabile.