Crisi Sanitaria Irpina: Professionisti Precari in Piazza per Chiedere Certezze e Rilancio del Sistema
Martedì 15 giugno, alle ore 10, la Funzione Pubblica della Cisl della Campania ha indetto una significativa manifestazione di protesta. L’evento si terrà a Napoli, nel piazzale prospiciente il palazzo del Consiglio regionale al Centro Direzionale, con l’obiettivo primario di sollecitare la stabilizzazione del personale precario e di promuovere un profondo rilancio del sistema sanitario.
Questa iniziativa a Napoli segue una serie di mobilitazioni locali, inclusi presidi presso gli ospedali di Avellino e Ariano Irpino, l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso giovedì. La delegazione della Cisl Fp Irpinia-Sannio partirà alle 7:45 da Piazza Risorgimento a Benevento, farà tappa ad Avellino alle 8:30 presso il Palazzetto dello Sport (piazzale degli Irpini) per poi raggiungere Napoli in tempo per l’inizio della protesta alle 10:00.
Il momento culminante della giornata sarà un comizio conclusivo, il primo di tale portata organizzato dalla federazione dopo oltre quindici mesi di pandemia e restrizioni. Sul palco si alterneranno voci di lavoratori precari e figure di spicco del sindacato: i segretari generali territoriali Antonio Santacroce (Avellino-Benevento), Franco Della Rocca (Caserta), Luigi D’Emilio (Napoli) e Pietro Antonacchio (Salerno), insieme al segretario generale campano Lorenzo Medici, alla leader della Cisl Doriana Buonavita e al segretario nazionale della Funzione Pubblica Franco Berardi. La partecipazione è stimata in circa 500 persone, garantendo il rispetto delle norme di distanziamento e prevenzione del contagio.
A riprova del vasto sostegno alla causa, numerosi personaggi del mondo dello spettacolo hanno inviato messaggi video di adesione. Tra questi figurano nomi noti come Sal Da Vinci, Gino Rivieccio, Clementino, Gerry Calà, Gigi Finizio e molti altri. Lorenzo Medici, leader della categoria, ha tenuto a ringraziarli pubblicamente: «A tutti loro desidero esprimere la gratitudine del sindacato per aver contribuito, con la loro notorietà, a potenziare la risonanza di una battaglia di giustizia che perseguiamo da tempo».
Antonio Santacroce ha chiarito le motivazioni profonde alla base della mobilitazione. Ha evidenziato due punti cruciali: «Il nostro scopo primario è la stabilizzazione definitiva di migliaia di professionisti che, in questi mesi così difficili, hanno operato con encomiabile professionalità e dedizione al fianco dei malati, spesso surrogando il ruolo dei familiari. Contestualmente, reclamiamo con urgenza una riorganizzazione e un rafforzamento incisivo della medicina territoriale. Ciò è essenziale per creare un sistema interconnesso e prevenire futuri sovraccarichi degli ospedali, come quasi accaduto in più circostanze durante l’emergenza Covid-19. L’amara lezione appresa deve fungere da monito per tutte le istituzioni, a partire dalla Giunta regionale, affinché simili scenari non si ripetano. Questo è un traguardo che riteniamo universalmente condiviso, e per raggiungerlo è imperativo che ognuno svolga la propria parte in modo concreto, rapido ed efficace, abbandonando le mere dichiarazioni d’intenti che si rivelano sterili».
