I Cinque Romanzi in Lizza per il Premio Strega 2021: Annunciati i Finalisti a Benevento
Il prestigioso Premio Strega 2021 ha finalmente svelato la sua cinquina di finalisti, pronti a contendersi il massimo riconoscimento letterario italiano. I nomi che compongono la rosa sono: Emanuele Trevi con “Due vite” (Neri Pozza), Edith Bruck con “Il pane perduto” (La Nave di Teseo), Donatella Di Pietrantonio con “Borgo Sud” (Einaudi), Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani) e Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli).
L’annuncio è avvenuto giovedì 10 giugno, durante una serata suggestiva allestita nello storico Teatro Romano di Benevento. Nonostante la persistenza delle restrizioni legate alla pandemia, che hanno impedito il ritorno ai tradizionali scambi di abbracci e strette di mano a Casa Bellonci, l’evento ha segnato un importante passo verso la normalità. Un pubblico numeroso, seppur opportunamente distanziato e munito di mascherine nella cavea, ha assistito alla presenza dei candidati sul palco, una scena ben diversa dall’edizione solitaria tenutasi l’anno precedente a Roma, presso il Tempio di Adriano. Questa edizione ha visto il ritorno alla formula della “cinquina” pura, superando il 5+1 dell’anno scorso, introdotto per garantire la presenza di almeno un editore minore tra i primi cinque, qualora la classifica non lo prevedesse.
Un riconoscimento speciale, il Premio Strega Giovani (alla sua ottava edizione), è stato assegnato a Edith Bruck. L’autrice ha condiviso la profonda motivazione dietro la sua opera: “Il libro è nato dalla necessità di recuperare la memoria di quella bambina ebrea ungherese deportata, che aveva visto sterminati tanti familiari. È una memoria che il mondo, l’Europa, sembrano voler cancellare.”
La votazione finale che decreterà il vincitore del Premio Strega si terrà il prossimo 8 luglio, e i risultati saranno trasmessi in diretta streaming su Rai Play. La serata dell’annuncio della cinquina è stata condotta da Gigi Marzullo, che ha dialogato con i candidati mentre lo scrutinio dei voti procedeva in diretta sul palco. Al termine delle operazioni, Sandro Veronesi, presidente di seggio e vincitore dell’edizione precedente, ha proclamato i cinque finalisti.
Per la prima volta nella sua storia settantacinquennale, il Premio Strega ha ospitato la selezione della cinquina a Benevento, città che in passato aveva accolto solo la fase della dozzina. Questa scelta è stata dettata sia dalle normative anti-Covid che dagli ultimi interventi di ristrutturazione di Casa Bellonci, la sede storica del Premio. Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, ha chiarito: “Nonostante i lavori siano conclusi, le attuali disposizioni sanitarie non ci permettono di ospitare la consueta folla. Ci è parso quindi opportuno, in un anno così particolare, tenere l’incontro per la cinquina finalista a Benevento, la città simbolo del Liquore Strega.”
Sono usciti dalla competizione i seguenti romanzi, precedentemente selezionati nella dozzina dei semifinalisti lo scorso 22 marzo dal comitato direttivo presieduto da Melania G. Mazzucco: “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti (Mondadori), “La casa delle madri” di Daniele Petruccioli (TerraRossa), “L’anno che a Roma fu due volte Natale” di Roberto Venturini (Sem), “Splendi come vita” di Maria Grazia Calandrone (Ponte alle Grazie), “Cara pace” di Lisa Ginzburg (Ponte alle Grazie), “Adorazione” di Alice Urciolo (66thand2nd) e “Le ripetizioni” di Giulio Mozzi (Marsilio).
L’edizione 2021 si distingue non solo per la sua location inedita, ma anche come un’edizione segnata dalla pandemia, le cui tracce, seppur indirette, si possono rintracciare nelle ambientazioni e nei temi di molte delle opere in concorso. Il numero eccezionalmente elevato di candidati – ben 62 titoli proposti – rappresenta un record e, come sottolineato da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, è un “atto di fiducia nei confronti di questa istituzione culturale.”
Il premio, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e dal Liquore Strega, ha visto la rosa dei candidati ridursi dopo lo scrutinio dei voti, pervenuti telematicamente, da una giuria di 660 aventi diritto. Questo corpo elettorale comprende i 400 “Amici della domenica”, ai quali si aggiungono i voti di lettori forti selezionati da librerie indipendenti in tutta Italia, studiosi, traduttori e appassionati di lingua e letteratura italiana individuati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, nonché i voti collettivi di scuole, università e vari gruppi di lettura, inclusi i circoli delle Biblioteche di Roma.
I suffragi ottenuti dai finalisti sono stati i seguenti: Emanuele Trevi con 256 voti; Edith Bruck con 221; Donatella Di Pietrantonio con 220 voti; Giulia Caminito con 215 voti; e Andrea Bajani con 203 voti.
A seguito della commovente testimonianza di Edith Bruck, anche gli altri quattro finalisti hanno avuto un minuto per delineare l’essenza delle loro opere. Trevi ha dissertato sui concetti di amicizia e amore, sottolineando come, nel transito dall’una all’altro, la gratuità possa venire meno. Di Pietrantonio ha spiegato che il suo racconto intende illustrare “le conseguenze del disamore”: se la “lingua dell’affetto” non viene appresa in famiglia, può diventare un ostacolo insormontabile nell’età adulta. Giulia Caminito ha invece avvertito i lettori: “La storia è ardua, il mio è un libro intenso. Una luce alla fine del tunnel? Direi piuttosto un bagliore.” Infine, Bajani ha riflettuto sulla difficoltà di auto-percezione: “Siamo convinti che il nostro ‘Io’ sia immutabile, ma non è così. Siamo esseri diversi in ogni luogo, in ogni casa che abbiamo abitato. Anch’io sono l’insieme delle case che ho vissuto.”
