Isochimica: Richieste di condanna per i 27 imputati nel processo amianto
Si è conclusa una fase cruciale nel dibattimento riguardante l’ex stabilimento Isochimica di Borgo Ferrovia. A trent’anni dalla chiusura dell’opificio e tredici dall’apertura dell’indagine, sono state formalmente presentate, presso l’aula bunker di Poggioreale, le istanze di condanna per i ventisette imputati. Questi ultimi sono chiamati a rispondere, con ruoli diversi, di reati quali omicidio colposo plurimo, disastro ambientale continuato, lesioni dolose e omissione in atti d’ufficio.
La tragedia si lega alla sorte di trentuno ex operai della fabbrica, tristemente nota, che negli anni hanno contratto malattie fatali; l’ultimo, Roberto Della Ragione, di 61 anni, è deceduto proprio in questi giorni. Per anni, questi lavoratori furono impiegati nella rimozione dell’amianto, presente in tonnellate, dalle carrozze ferroviarie. Tale attività avveniva in totale spregio delle più elementari normative di sicurezza, su commissione delle Ferrovie dello Stato al patron di Isochimica, Elio Graziano, il principale accusato nella vicenda, scomparso nel marzo 2017 all’età di 85 anni.
Dinanzi al collegio giudicante, presieduto dalla dottoressa Sonia Matarazzo, si è svolta, a partire da questa mattina, la prolungata e dettagliata requisitoria del pubblico ministero Roberto Patscot. Il PM ha mantenuto la titolarità della complessa inchiesta nonostante il suo successivo trasferimento presso la Procura di Napoli. Al termine di tale esposizione, sono state formulate le richieste di pena per tutti i ventisette imputati, che includono imprenditori, figure politiche e funzionari appartenenti ad ASL e Ferrovie dello Stato. Le istanze di condanna avanzate dalla Procura sono le seguenti:
