Celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo di Benevento nella BASILICA CATTEDRALE
5 aprile 2020, ore 10
Domenica delle Palme e della Passione del Signore Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa
9 aprile 2020, ore 17
Giovedì Santo Santa Messa nella Cena del Signore
10 aprile 2020
Venerdì Santo ore 17: Celebrazione della Passione del Signore
11 aprile 2020, ore 20.30
Sabato Santo Veglia pasquale nella notte santa
12 aprile 2020, ore 10
Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore Santa Messa del giorno
Altri appuntamenti
Venerdì Santo
Ore 12: Processione con il Crocifisso dall’Ospedale “Sacro Cuore” all’Azienda Ospedaliera “San Pio” di
Benevento.
La Messa crismale è differita a data da destinarsi.
La Processione del Cristo morto è differita al 14 settembre 2020.
DECRETO
DELLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO
E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
(25 MARZO 2020)
Considerato il rapido evolversi della pandemia da Covid-19 e tenendo conto delle osservazioni pervenute
dalle Conferenze Episcopali, questa Congregazione offre un aggiornamento alle indicazioni generali e ai
suggerimenti già dati ai Vescovi nel precedente decreto del 19 marzo 2020.
Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono
previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i
riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e
omettendo lo scambio della pace.
I fedeli siano avvisati dell’ora d’inizio delle celebrazioni in modo che possano unirsi in preghiera nelle
proprie abitazioni. Potranno essere di aiuto i mezzi di comunicazione telematica in diretta, non registrata. In
ogni caso rimane importante dedicare un congruo tempo alla preghiera, valorizzando soprattutto la Liturgia
Horarum.
Le Conferenze Episcopali e le singole diocesi non manchino di offrire sussidi per aiutare la preghiera
familiare e personale.
1 – Domenica della Palme. La Commemorazione dell’Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebri
all’interno dell’edificio sacro; nelle chiese Cattedrali si adotti la seconda forma prevista dal Messale
Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza.
2 – Messa crismale. Valutando il caso concreto nei diversi Paesi, le Conferenze Episcopali potranno dare
indicazioni circa un eventuale trasferimento ad altra data.
3 – Giovedì Santo. La lavanda dei piedi, già facoltativa, si ometta. Al termine della Messa nella Cena del
Signore si ometta anche la processione e il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo. In questo
giorno si concede eccezionalmente ai Presbiteri la facoltà di celebrare la Messa senza concorso di popolo, in
luogo adatto.
4 – Venerdì Santo. Nella preghiera universale i Vescovi avranno cura di predisporre una speciale intenzione
per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti, (cf. Missale Romanum). L’atto di adorazione
alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
5 – Veglia Pasquale. Si celebri esclusivamente nelle chiese Cattedrali e Parrocchiali. Per la liturgia
battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali (cf. Missale Romanum).
Per i seminari, i collegi sacerdotali, i monasteri e le comunità religiose ci si attenga alle indicazioni del
presente Decreto.
Le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del
Triduo Pasquale, a giudizio del Vescovo diocesano, potranno essere trasferite in altri giorni convenienti, ad
esempio il 14 e 15 settembre.
NOTA DEL VIMINALE
SULLE REGOLE PER CHI VUOLE RECARSI IN CHIESA
(28 MARZO 2020)
Le misure per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid- 19 comportano la
limitazione di diversi diritti costituzionali, compreso l'esercizio delle attività di culto, ma non
prevedono la chiusura delle chiese, né vietano le celebrazioni religiose. Tuttavia, le cerimonie
devono svolgersi con la presenza dei soli celebranti e degli accoliti necessari per il rito,
senza la partecipazione dei fedeli, proprio per impedire raggruppamenti che potrebbero
diventare potenziali occasioni di contagio.
Tali chiarimenti vengono forniti alle autorità ecclesiastiche con una nota del dipartimento per le
Libertà civili e l'Immigrazione.
Per limitare gli spostamenti dalla propria abitazione, è necessario che l'accesso alla chiesa
avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da "comprovate esigenze lavorative", o per
"situazioni di necessità", che la chiesa sia situata lungo il percorso e che, in caso di controllo da
parte delle Forze di polizia, possa esibirsi la prescritta autocertificazione o rendere dichiarazione in
ordine alla sussistenza di tali specifici motivi.
Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa, si specifica, la presenza di persone deve
intendersi limitata ai celebranti, al diacono, al lettore, all'organista, al cantore e agli operatori per la
trasmissione. I partecipanti alle celebrazioni, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di
polizia, potranno esibire l'autocertificazione in cui dichiarano nella causale "comprovate esigenze
lavorative". Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile a un rapporto di
impiego, tale giustificazione è ritenuta valida e non saranno applicate sanzioni per il mancato
rispetto delle disposizioni in materia di contenimento Covid-19.
Le stesse considerazioni valgono per i matrimoni che non sono vietati in sè, ma potranno
svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni, rispettando le prescrizioni
sulle distanze tra i partecipanti.