Un plauso a Stefania Gallo presidente del Circolo Acli San Giuseppe Moscati di Cervinara e ai soci che hanno organizzato il convegno “Rosario Livatino: l’uomo, il magistrato e il beato”. Ad aprire il convegno è stata Stefania Gallo che ha raccontato di come ha conosciuto la figura del giudice Livatino e di come si sia poi affezionata ancora di più a questa figura dopo aver letto il libro del procuratore Airoma “Rosario Livatino, il giudice santo”. Don Daniele Paradiso vice parroco di Cervinara ha spiegato che i Santi sono persone normali, persone che hanno messo la loro vita al servizio di Dio, perchè si può fare basta non avere paura. Il sindaco di Cervinara Caterina Lengua, ha ringraziato il dottor Airoma per la sua presenza e ricordandogli che i cervinaresi tengono a mente il suo monito: schiena dritta e cuore grande. E’ toccato poi ad Alfredo Cucciniello presidente prov.le delle Acli ribadire il ruolo dell’Associazione, impegnata nel sociale che lavora a favore di chi ha più bisogno, facciamo formazione ed educazione ha detto Cucciniello. Filiberto Parente presidente regionale Acli ha detto che Rosario Livatino è uno degli uomini da prendere ad esempio ed ha ricordato come Giovanni Paolo II il 9 maggio del 1993 dopo aver incontrato i genitori del giudice ragazzino, lanciò dalla Valle dei Templi il famoso anatema contro i mafiosi, gridando “Convertitevi”. Rosario Livatino con la sua vita ha tracciato una strada maestra, ha detto l’avv.Sergio Nitrato Izzo, fare sempre il proprio dovere senza fare sconti a nessuno e nemmeno soprattutto a se stessi. Livatino aveva due cardini, il codice e il vangelo. Alla figura di Livatino si è affezionato anche Ugo De Flaviis segr.reg. della Fondazione Einaudi, che ha ricordato come questa sia la terza iniziativa a cui partecipa in pochi mesi sempre per ricordare la figura del giudice ragazzino e di esser affascinato dall’idea di aver scoperto un Santo moderno. Carico di passione l’intervento del Procuratore Airoma “una figura quella di Livatino che ha inciso profondamente nella mia vita. Livatino è un esempio non solo per i magistrati ma per tutti coloro che occupano cariche istituzionali e tutti dovremmo farci un esame di coscienza su come abbiamo adempiuto al compito istituzionale. Quella di Livatino ha concluso il procuratore Airoma è una storia di cui oggi abbiamo tremendamente bisogno.