Consiglio Comunale sulla criminalità.
I cittadini presenti sono pochi. Ad essi va la gratitudine, crediamo, dei molti che hanno scelto altrimenti. Atmosfera irreale, ci sono più forze dell’ordine, ospiti, accompagnatori e giornalisti, che cittadini. Alcuni sono all’esterno della sala che chiacchierano e ogni tanto fanno capolino. Si inizia con una breve introduzione del Presidente del Consiglio Comunale e poi la reazione del Sindaco che fa un riepilogo dell’accaduto, spiegando la querelle sui media con la minoranza.Racconta di minacce ricevute che, alla minoranza, sono state riferite dopo la querelle giornalistica. Il sindaco afferma che non c’è tentennamento e che l’opinione pubblica può stare tranquilla. Ritorna sulla querelle giornalistica per spiegare il perché del tardivo ricorso ai media. Alle 10,50 prende la parola il capogruppo di Terra Mia, che ribadisce la solidarietà e l’accordo con quanto ha dichiarato il sindaco. Il Capogruppo ribadisce che non si può consentire che il territorio sia in balia di eventi che oltre che pericolosi sono eloquenti, il messaggio che i malavitosi hanno voluto lanciare è che lo scontro in piazza doveva essere di dominio pubblico. La richiesta del gruppo Terra Mia era di tenere il consiglio in piazza, teatro finale degli eventi, temendo, come avvenuto, che l’afflusso della gente sarebbe stato scarso, avvalendosi del principio che quando serve, è la politica che va dai cittadini. Altra azione sarebbe stata quella di invitare gli esercizi pubblici a dare un segnale forte, abbassando le saracinesche anche per un breve lasso di tempo, motivandolo con l’avvenimento del Consiglio straordinario. Poi fa distinzione tra gli interventi da effettuare nel breve e lungo periodo. Ribadisce che l’attuale deriva criminale, è cresciuta nel tempo per responsabilità della generazione a cui lui appartiene che non ha voluto o potuto intervenire per gestire l’evoluzione sociale della nostra comunità. Il dato culturale è fondamentale per la riflessione politica. Il messaggio che la politica deve far passare è il rispetto delle regole. Si parte dalle piccole illegalità, esse vanno contrastate per favorire una cultura della civile convivenza. La gente deve riscoprire la dimensione sociale e la responsabilità collettiva. L’aspettativa di una partecipazione pubblica ampia è rimasta delusa. La politica deve avvicinarsi alla gente: oggi non ci sono alternative. Ci aspetta un lungo lavoro uniti e concordi per ricostruire la società civile. Alle 11,10 interviene il sindaco di Airola Michele Napoletano che sottolinea come episodi criminosi interessino gli amministratori di tutta la Valle Caudina, evidenziando con rammarico la mancanza del popolo, sottolineando l’importanza della collaborazione della gente per il contrasto del proliferare della delinquenza. L’invito e l’auspicio che gli amministratori di maggioranza e minoranza facciano fronte comune per la risoluzione dei problemi, dando una breve ma significativa stoccatina agli organi di stampa che insistono con alimentare i contrasti tra le parti. Ritiene essenziale la collaborazione tra sindaco e forze dell’ordine che già svolgono un lavoro eccellente. Alle 11,20 interviene il Sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo, il quale conosce benissimo la comunità rotondese, avendo un legame affettivo che lo ha ulteriormente motivato ad accettare l’invito del sindaco che conosce e stima. Il sindaco di Mercogliano ha formalizzato un invito ad un incontro delle comunità di amministratori a Mercogliano per discutere e progettare il futuro. In seguito è intervenuto il Presidente del Consiglio Comunale di San Martino VC, Palerio Abate, che ha portato la solidarietà degli amministratori del suo comune e propone un’azione sinergica tra Amministrazioni comunali con il Prefetto che va coinvolto. Interviene Caterina Lengua, vice sindaco di Cervinara nonché vice presidente del Consiglio provinciale di Avellino. Caterina Lengua nota che questo è l’ennesimo consiglio comunale dei tanti a cui lei ha partecipato, sullo stesso tema, che non riscontra partecipazione popolare e non può che esprimere l’amarezza per tale colpevole assenza. Nel suo intervento lei ha voluto portare la testimonianza di un incontro avvenuto a Sant’Angelo dei Lombardi dove ha incontrato il procuratore nazionale antimafia Roberti. Roberti era pretore all’epoca del sisma dell’80 e ha visto il muro di popolo dell’alta Irpinia che ha reagito a suo tempo bloccando l’infiltrazione camorristica negli appalti. Per questo la sua amarezza per la scarsa partecipazione della gente che oggi sarebbe stato importantissimo per dare una risposta simile. Spetta alla comunità fare visibilmente ed apertamente le vere scelte, scegliendo la legalità e contro la violenza di qualsiasi tipo. Ribadisce che le sole forze dell’ordine non sono sufficienti, tutti i cittadini devono fare la loro parte che è quella di stare dalla parte delle regole. Di seguito l’intervento del consigliere Lucio Coscia che ribadisce come fondamentale l’unità della classe dirigente che non sempre è sufficiente se non suffragata dalle azioni che i cittadini si aspettano. L’intervento del consigliere Orlando Esposito, esprime la preoccupazione del pericolo di una limitazione della libertà di azione della gente, libertà di poter uscire con i propri figli, di passeggiare senza ansie, di vivere dentro casa con sicurezza. La libertà è un bene prezioso che ora è in pericolo, e cittadino deve proteggerla e con le proprie forze deve fare le piccole cose che gli competono. Interviene il consigliere Pasquale Gallo che coglie l’importanza dell’unità e concorda per una azione protratta e duratura. Alle 12,00 con una sala quasi vuota, con la nota positiva della presenza del parroco don Angelo Gallo, il Sindaco legge il documento riassuntivo del Consiglio Straordinario che viene approvato all’unanimità. Il Sindaco annuncia che uscirà un programma unitario per le attività legata ai festeggiamenti in onore della Madonna della Stella, concordato con Pro Loco e Parrocchia, che si svolgerà tra il 10 e il 20 di agosto. La seduta si scioglie con i saluti di rito tra tutti i partecipanti al Consiglio Comunale.