«Non avendo fatti da mettere in campo, l’opposizione mi attacca nell’unica maniera che può: attaccando manifesti» dice il sindaco Ilario. «La questione dei campi di gioco è stata spiegata, la cittadinanza l’ha capito benissimo e non ci tornerò sopra. Se qualcuno desiderasse ulteriori spiegazioni venga in Comune e gli dedicherò tutto il tempo necessario. Per le altre questioni, io ho già chiarito dall’inizio del mio mandato che gli uffici comunali mi hanno spiegato che il sindaco non può rinunciare all’indennità, può soltanto incassarla e poi eventualmente girarla nei modi che ritiene più opportuni alla beneficenza che crede, ed è quanto sto facendo. Veniamo alla TARI, una imposta per cui Rotondi ha crediti per più di 1.000.000 di euro. Non possiamo rinunciare a una simile cifra, non fosse altro che per rispetto della maggioranza degli abitanti che paga regolarmente. Chi è moroso può rateizzare la spesa fino a 72 rate, secondo quanto prevede la normativa vigente, e basterebbe chiedere a tutti coloro che hanno già avuto accesso a questa possibilità. Insomma: attaccare manifesti per la minoranza è un meccanismo di sostituzione, laddove — Rotondi è troppo piccola — non possono pubblicamente attaccarsi a ciò che dovrebbero, cioè al tram».