Serino: Fondi Pubblici Usati per Zittire un Cittadino, Un Precedente Inquiante

Serino: Fondi Pubblici Usati per Zittire un Cittadino, Un Precedente Inquiante

È venuto alla mia conoscenza, proprio oggi, che Enrico Rodia, un giovane residente e lavoratore del Comune di Serino, è stato oggetto di una denuncia promossa dal sindaco Vito Pelosi e dall’intera giunta comunale. Il motivo di tale azione? Aver semplicemente manifestato, con modalità democratiche e civili, la sua opinione in quanto cittadino libero.

La portata di questo episodio è di un’inaudita gravità, riconducibile a due fondamentali ragioni:
– In primo luogo, si configura un tentativo – tipico di una “lite temeraria” – di intimidire un comune cittadino, con l’evidente scopo di dissuadere anche altri dall’esercitare i propri diritti e quelli a beneficio della comunità.
– In secondo luogo, è inaccettabile che si impieghino risorse economiche pubbliche per intraprendere un’azione legale contro un giovane che, nei mesi passati, si è limitato a promuovere iniziative per il miglioramento del contesto locale, veicolando numerose segnalazioni sia agli enti competenti che tramite i canali dei social network.

A mia memoria, è la prima volta nella storia di questa Amministrazione che un’intera giunta comunale ricorre a tali strategie nei confronti di un semplice privato cittadino, con l’ulteriore aggravante di attingere direttamente alle casse del bilancio comunale, ovvero ai fondi pubblici.

Esprimo a Enrico tutta la mia più sentita vicinanza e una solidarietà che si intende concreta, non meramente concettuale! Mi adopererò, inoltre, affinché, una volta saldata la parcella professionale all’avvocato incaricato, l’opinione pubblica sia pienamente informata sull’ammontare di quello che si configura chiaramente come un’autentica azione persecutoria diretta contro un comune cittadino.

Riproponendo le sagge parole di Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.”