Si finge direttore delle Poste e le ruba mille euro: anziana truffata a Polla, indagano i carabinieri
Nuova truffa agli anziani - pexels - retesei
Negli ultimi giorni, il Vallo di Diano è tornato al centro delle cronache a causa di una nuova ondata di truffe ai danni di persone anziane.
L’ultimo episodio è avvenuto a Polla, dove una coppia di coniugi è caduta nella rete di alcuni malviventi che, con un piano ben studiato, sono riusciti a farsi consegnare denaro e oggetti preziosi.
Tutto è cominciato con una telefonata. Dall’altra parte della linea, una voce gentile ma decisa si è presentata come quella di un parente in difficoltà. “Ho bisogno del tuo aiuto, non posso parlare a lungo”, avrebbe detto il falso nipote, cercando di creare un clima di urgenza e confusione.
Pochi minuti dopo, un complice si è presentato alla porta dell’abitazione per ritirare il denaro necessario a risolvere la presunta emergenza. In totale, gli anziani hanno consegnato circa mille euro in contanti e alcuni gioielli di famiglia. Solo in seguito si sono resi conto di essere stati ingannati.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Episodi simili si stanno moltiplicando in diversi comuni del Vallo di Diano, da Sant’Arsenio a Sala Consilina. Le vittime sono quasi sempre persone anziane che vivono da sole o in coppia, spesso fiduciose e poco abituate a diffidare. I truffatori, ormai esperti, sfruttano proprio questa fiducia per introdursi nelle loro vite: fingono di essere parenti, funzionari delle poste, carabinieri o addetti del comune, e con storie credibili riescono a convincerli a consegnare denaro o beni preziosi.
Una strategia precisa
Dietro questi raggiri c’è una strategia precisa. I malviventi sanno come manipolare le emozioni: creano panico, fanno leva sui sentimenti familiari, e non lasciano tempo per riflettere. La vittima viene spinta ad agire in fretta, senza verificare la veridicità della richiesta. È un meccanismo psicologico che funziona purtroppo molto bene, soprattutto con chi vive in un contesto di solitudine o ha scarsa dimestichezza con i nuovi metodi di comunicazione.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente lanciato un appello alla popolazione, invitando tutti a prestare la massima attenzione. Nessun ente pubblico o banca invia incaricati a domicilio per ritirare denaro o oggetti. In caso di dubbi, la prima cosa da fare è contattare un familiare o chiamare il 112 per chiedere conferma.

Chiedi aiuto ai vicini di casa per evitare la truffa
Anche i vicini di casa possono avere un ruolo importante: segnalare movimenti sospetti e aiutare le persone anziane a capire come comportarsi può davvero fare la differenza.
Queste truffe non provocano solo danni economici. Colpiscono soprattutto la fiducia delle vittime, che spesso si sentono umiliate, ingenue o tradite. È un dolore silenzioso, che lascia ferite profonde. Per questo è fondamentale che la comunità resti unita, informata e solidale. Parlare di questi episodi, anche nelle scuole, nelle parrocchie o nei centri anziani, significa creare una rete di consapevolezza che può salvare qualcuno dal cadere nella stessa trappola.
