Carabinieri di Calabritto: Smascherata Giovane Autrice di Frode Informatica e l’Allerta sul Phishing

Carabinieri di Calabritto: Smascherata Giovane Autrice di Frode Informatica e l’Allerta sul Phishing

I militari dell’Arma della Stazione di Calabritto hanno deferito all’autorità giudiziaria una giovane donna di vent’anni, originaria della provincia di La Spezia, individuata come presunta autrice di un reato di “Frode informatica”. Gli accertamenti investigativi hanno rivelato una serie di transazioni web non autorizzate, per un ammontare complessivo di circa 500 euro, effettuate dal conto bancario di una vittima che, al momento della segnalazione, ha categoricamente disconosciuto tali movimenti. Era emerso che individui sconosciuti avevano ottenuto un accesso illecito alla sua piattaforma di internet banking. Prontamente interrotto il flusso delle operazioni fraudolente, l’approfondita attività d’indagine condotta dai Carabinieri ha permesso di raccogliere prove inconfutabili contro la ventenne, la quale era riuscita a sottrarre fraudolentemente le credenziali di accesso al servizio di conto corrente online della persona offesa.

Questo episodio offre l’occasione per ribadire un’importante avvertenza. Numerosi cittadini avranno probabilmente già ricevuto messaggi testuali o email apparentemente insoliti, che richiedono la comunicazione di informazioni personali per una presunta “verifica” da parte della propria banca o delle Poste. L’Arma dei Carabinieri esorta a mostrare estrema cautela di fronte a tali comunicazioni, poiché rappresentano quasi sempre stratagemmi ingannevoli volti a carpire dati privati. Questa tattica è nota come “Phishing”, un termine inglese che significa “pescare”, a indicare proprio l’intento dei truffatori di “pescare” le informazioni riservate detenute dai titolari di conto.

Tali schemi di frode hanno preso di mira in Italia tanto i clienti di Poste Italiane quanto quelli dei principali istituti e gruppi bancari, rendendo indispensabile che ogni utente mantenga un’alta soglia di attenzione. Queste finte comunicazioni sono sapientemente costruite per somigliare in tutto e per tutto a messaggi autentici che la banca o Poste Italiane potrebbero inviare per una “conferma” di dati. Il vero scopo, tuttavia, è spingere l’utente a rivelare le proprie informazioni, le quali, anziché raggiungere l’ente legittimo, finiscono direttamente nelle mani di criminali pronti a sfruttarle per svuotare i risparmi. È fondamentale comprendere che Banche e Poste Italiane non richiederanno mai dettagli sensibili attraverso email, prediligendo invece canali di comunicazione diretti, sicuri e meno vulnerabili a tentativi di frode. Per questo motivo, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino esorta i cittadini a denunciare prontamente qualsiasi ricezione di comunicazioni di questa natura, contribuendo così a contrastare efficacemente il fenomeno.