La Corte d’Appello di Napoli – I sezione Penale -, condividendo le argomentazioni giuridiche sostenute dall’avvocato Valeria Verrusio, ha assolto con formula piena De Martino Giuseppe e De Martino Pasquale, entrambi originari di San Martino Valle Caudina, mettendo fine alla travagliata vicenda che, dal lontano 2014, vedeva alla sbarra i due noti pregiudicati irpini. I due, inizialmente accusati di estorsione aggravata e di plurimi tentativi di estorsione ai danni di un noto imprenditore di Apollosa, avrebbero costretto quest’ultimo a consegnare loro dapprima delle somme di danaro e, successivamente, una autovettura di grossa cilindrata. Fatto, quest’ultimo, non verificatosi solo grazie al solerte intervento dei Carabinieri della locale stazione di Montesarchio. Le indagini erano scaturite dalla denunzia presentata della persona offesa che, a fronte delle pressanti richieste e delle azioni violente perpetrate per settimane dai
due imputati, aveva deciso di raccontare tutto ai Carabinieri. La meticolosa attività investigativa, durata circa due anni, aveva confermato i frequenti ed anomali contatti tra gli imputati e l’imprenditore, giungendo così alla contestazione dei gravi reati di estorsione aggravata e di plurimi episodi tentati. Come si ricorderà, già il Tribunale di Avellino in prima istanza, condividendo le argomentazioni giuridiche sostenute dall’avvocato Valeria Verrusio, aveva riqualificato il fatto nel più mite reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e condannato i due cugini alla sola pena di mesi sei di reclusione. Non solo. Essendo emersi, nel corso della lunga ed articolata istruttoria dibattimentale, profili di responsabilità a carico della sedicente persona offesa, il Tribunale irpino aveva anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per il reato di false dichiarazioni rese alla
polizia giudiziaria. Il processo a carico dell’imprenditore sannita è iniziato lo scorso 28 maggio innanzi al Tribunale di Avellino.